Last 10 days to see MARE MEDITERRANEUM | Manifesta 12, collateral event | Until 1 October 2018 | Teatro Massimo, Palermo
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AES+F
MARE MEDITERRANEUM
Mostra promossa dal Multimedia Art Museum di Mosca
Manifesta 12 Palermo, eventi collaterali
Teatro Massimo, Sala Pompeiana
Piazza Verdi, Palermo
18.06.2018 – 1.10.2018
Prosegue fino al 1 ottobre all’interno della Sala Pompeiana del Teatro Massimo la mostra MARE MEDITERRANEUM, progetto del collettivo di artisti russi AES+F presentato dal Multimedia Art Museum di Mosca e incluso tra gli eventi collaterali di Manifesta 12 Palermo.
Il Mare Mediterraneo, crocevia tra Oriente e Occidente, culla delle più antiche civiltà e delle tre grandi religioni monoteiste, è da sempre teatro di scambi commerciali, scontri economici e politici, diaspore etniche e religiose. E da sempre la Sicilia, isola geograficamente al centro di questo continente acqueo, è terra di conquista e avamposto strategico, ma soprattutto porto di approdo e accoglienza, luogo di riparo e di ripartenza, simbolo del meticciato e della convivenza tra Nord e Sud, tra Arabi e Normanni, tra Cristianesimo e Islam.
Oggi più che mai questo stesso Mare Mediterraneo è un territorio instabile e in fibrillazione, cuore della nuova odissea dei migranti e custode, nei suoi abissi, delle storie individuali e collettive dei viaggi disperati dei nuovi dannati della Terra. In un momento storico in cui il tema della migrazione e la crisi dei rifugiati nel Mediterraneo è tornato tristemente e ferocemente alla ribalta nelle pagine della cronaca quotidiana, facendo esplodere ipocrisie e contraddizioni, i quattro artisti moscoviti Tatiana Arzamasova, Lev Evzovich, Evgeny Svyatsky e Vladimir Fridkes propongono a Palermo, cuore della Sicilia, un’installazione che si presenta come una potente metafora visiva, un monumento precario eretto a commemorazione di queste moltitudini troppo spesso lasciate senza nome.
Nove statuette di porcellana modellate sullo stile kitsch neo-rococò di Capodimonte, poggiate su altrettanti piccoli piedistalli che ne esaltano la fragile precarietà, si trovano incastonate come gioielli in un ondeggiante oceano virtuale, immerse in una videoproiezione che evoca il mare come elemento vivo, capace di trasformarsi in pochi secondi da placida distesa azzurra a furioso inferno in tempesta. Con la dovizia di particolari e i tipici colori pastello dei soprammobili borghesi di un tempo, le piccole sculture raffigurano scene di naufragio e di accoglienza, attingendo all’esplicito e potente immaginario degli AES+F, dove il gusto e l’estetica del paradosso si combinano con una lettura della realtà radicale e diretta. Il riferimento a La zattera della Medusa di Théodore Géricault è esplicito ed evidente, così come esplicita ed evidente è la parodia della tragedia – tipica della letteratura russa d’avanguardia – messa in atto dagli artisti, capace di turbare nel profondo con un gesto esteticamente sovversivo la coscienza di noi spettatori, ormai assuefatti dalla cronaca degli eventi.
La forma e il materiale scelti per queste opere sono in contrasto con il dramma di ciò che si sta svolgendo nel Mediterraneo oggi – sottolineano gli AES+F – e così facendo lo sottolineano. Un raggio di luce riflesso illumina meglio di un raggio diretto. Pensiamo che ciò sia vero soprattutto per questo lavoro.
A gennaio 2019 gli AES+F saranno protagonisti di un nuovo progetto al Teatro Massimo: cureranno infatti la messa in scena dal punto di vista visivo della TURANDOT di Giacomo Puccini, opera con la regia di Fabio Cherstich, co-prodotta dal Teatro Massimo di Palermo insieme a Karlsruhe Staatstheater, Teatro Comunale di Bologna e National Operetta Kyiv, che inaugura la stagione 2019.
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Press Office MARE MEDITERRANEUM
Lara Facco P&C
press@larafacco.com
T. +39 02 36565133
Lara Facco
T. +39 348 2529989
Denise Solenghi
M. +39 333 3086921
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AES+F
MARE MEDITERRANEUM
An Exhibition Promoted by Multimedia Art Museum, Moscow
Manifesta 12 Palermo, collateral event
Teatro Massimo, Sala Pompeiana
Piazza Verdi, Palermo
18.06.2018 – 1.10.2018
Ten days to visit in the stunning Sala Pompeiana at Teatro Massimo the exhibition MARE MEDITERRANEUM, a solo project by the Russian collective of artists AES+F, presented by the Multimedia Art Museum, Moscow (MAMM) as collateral events at Manifesta 12 Palermo.
The Mediterranean Sea, a crossroads between the East and West and cradle of the world’s most ancient civilisations and three great monotheistic religions, has always provided a great stage for trade, economic-political rivalries and ethnic-religious clashes. And Sicily, an island geographically at the centre of this watery continent, has always been a land of conquest and strategic outpost, as well as a welcoming landing place offering shelter on long voyages, a symbol of interaction and co-existence between the North and South, between Arabs and Normans, Christianity and Islam.
Now more than ever before the Mediterranean Sea has become an unstable and agitated territory, the heart of a new odyssey of migrants, whose watery depths tell the individual and collective tales of the desperate travels of the Earth’s most damned and unwanted people. At a time in history when the issue of migration and the refugee crisis in the Mediterranean are sadly and ferociously back on the front pages of newspapers, triggering off an explosive cocktail of hypocrisy and contradictions, four artists from Moscow – Tatiana Arzamasova, Lev Evzovich, Evgeny Svyatsky, and Vladimir Fridkes – have created an installation in Palermo, right in the heart of Sicily, that constitutes a powerful visual metaphor, a precarious monument built to commemorate these hordes of people, who too often remain nameless.
Nine porcelain statues, designed in the kitsch neo-rococo Capodimonte style resting on little pedestals that bring out their fragile precariousness, are set like jewels in a wavering virtual ocean immersed in a videoprojection that portrays the sea as a living element, a clam blue expanse of water that can transform in just a few seconds into a furiously storming inferno. Featuring the meticulous detail and typical pastoral shades of bourgeois ornaments of the past, these small sculptures depict shipwrecks and landings, drawing on AES+F’s explicit and powerfully imaginative artistry, in which taste and a sense of paradox combine to create a direct and radical reading of reality. There is explicit and obvious reference to Théodore Géricault’s “The Raft of the Medusa”, as explicit and evident is the parody of tragedy – typical of avant-garde Russian literature – showcased by the artists, whose aesthetically subversive work deeply troubles the consciences of we, the onlookers, numbed by the events we see and read in the daily news.
The chosen form and material of these works contrast with the drama of what is unfolding in the Mediterranean today – so the AES+F are keen to emphasise – and, by doing so, point to it. A reflected ray of light illuminates better than a direct one. We think that this holds true concerning this work.
In January 2019, the AES+F will feature in a new project at Teatro Massimo: they will be curating a visual staging of Giacomo Puccini’s TURANDOT, an opera directed by Fabio Cherstich, co-produced by Teatro Massimo in Palermo and the Karlsruhe Staatstheater, Teatro Comunale di Bologna and National Operetta Kyiv, which will open the 2019 season.
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