Passaggio cruciale di ogni transizione, sistema, metodo, approccio, processo di cause ed effetti, sintesi del pregresso e approdo al futuro: Resilienza.
L’Associazione Villa Sistemi Reggiana presenta, dal 1 al 22 dicembre 2018, presso la sede di via Montagnani Marelli 18 a Gavassa di Reggio Emilia, “OfficinARS – Durante e dopo: Resilienza”, esposizione collettiva con opere di Navid Azimi Sajadi, Penelope, Federica Poletti, Marika Ricchi, Thomas Scalco, vincitori dell’omonimo concorso. L’inaugurazione si terrà sabato 1 dicembre alle ore 17.00.
Giunto alla terza edizione, il Premio OfficinARS trae spunto dalla storia dell’edificio che lo ospita – scuola ottocentesca rivolta alle fanciulle povere – per individuare e promuovere gli artisti emergenti che operano sul territorio nazionale. Le attività promosse dall’associazione, presieduta da Maria-Teresa Crispo, tendono inoltre a stabilire un legame tra l’arte e la solidarietà, sostenendo un’associazione che gestisce un orfanotrofio a Goma, nella Repubblica Democratica del Congo.
La mostra “OfficinARS – Durante e dopo: Resilienza” è l’esito di un concorso ad accesso gratuito al quale hanno partecipato artisti di età compresa tra i 20 e i 40 anni. Una giuria professionale, composta da Gianantonio Cristalli (Presidente della commissione – scultore e docente di scultura), Francesca Baboni (critico d’arte, curatrice) e Daniele De Luigi (curatore di fotografia e arte contemporanea) ha selezionato i cinque vincitori le cui opere saranno inserite nel catalogo annuale dell’Associazione Villa Sistemi Reggiana e successivamente esposte al Museo Storico Archeologico di Nola (4-31 gennaio 2019).
«Siamo molto soddisfatti della nostra selezione – spiegano i giurati – perché rappresenta in modo puntuale ed efficace uno spaccato dell’arte giovane italiana. La scelta non è stata facile ma il risultato è sicuramente eterogeneo e tocca sia la pittura, la grafica che la scultura e installazione. Nei criteri ha sicuramente contribuito l’aderenza al tema che era stato suggerito, la capacità di avere una linea individuale e personale e l’originalità del lavoro presentato. Siamo molto contenti di avere tra i vincitori anche un artista iraniano, a dimostrazione di come il tema della resilienza possa essere espresso efficacemente dalla fusione di diverse culture».
Il progetto è realizzato con il patrocinio del Comune e della Provincia di Reggio Emilia e la collaborazione del Museo Storico Archeologico di Nola (NA) e del Museo Ugo Guidi di Forte dei Marmi (LU). La sede di Villa Sistemi Reggiana è accessibile da lunedì a venerdì con orario 9.00-18.00. Finissage: sabato 22 dicembre 2018, ore 18.00. Ingresso libero. Per informazioni: tel. 0522 272405, info@villasistemireggiana.it, www.villasistemireggiana.it, www.facebook.com/villasistemireggiana.
Navid Azimi Sajadi è un artista iraniano, nato a Teheran nel 1982. Consegue gli studi presso Azad University di Tehran e Accademia di Belle Arti di Roma, con un master in scultura multimediale. Residente a Roma, ha vinto il Premio Modigliani (2009) ed è stato invitato alla IX Biennale di Shanghai (2013). Nel 2018 ha vinto il Premio Combat, sezione Grafica, esponendo al Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno.
Penelope, allo stato Chiara Cocchi, nasce nel 1983 a Cento (FE). Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ha preso parte a diverse mostre tra cui “The Ringling Underground” (Ringling Museum of Art, Sarasota, 2014), “We Are All Made of Stardust” (Istituto Italiano di Cultura, San Francisco, 2015), “Friendship Project” (57. Biennale d’Arte di Venezia, Padiglione Repubblica di San Marino, 2017). Menzione Speciale della Giuria al Premio Combat 2018. Vive e lavora tra Bologna, Florida e California.
Federica Poletti nasce a Modena nel 1980. Si laurea in Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 2005. Partecipa a numerose mostre. Tra le personali, “Antiportrait” (Nomad Gallery & s., Berlino, Germania, 2016) e “Remedies” (Antica Farmacia San Filippo Neri, Parma, 2017, per 360 Festival della Creatività Contemporanea). È presente a diverse edizioni del Festival Filosofia di Modena, città in cui vive e lavora.
Marika Ricchi nasce a Cesena nel 1987. Studia presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, il Centro TAM di Pietrarubbia e l’Accademia di Belle Arti di Urbino. Vincitrice della borsa di studio “Franco Zeffirelli”, ha perfezionato la sua formazione a New York. Tra le mostre personali, “Un letto comodo” (Studio Toselli, Bologna, 2016) e “Sotto i piedi” (Rocca Rangoni, Spilamberto, Modena, 2017). Vive tra Rimini e Reggio Emilia.
Thomas Scalco nasce a Vicenza nel 1987. Dopo la maturità artistica, consegue il diploma di primo e secondo livello all’Accademia di Belle Arti di Venezia, ottenendo numerosi riconoscimenti. Tra le mostre personali: “Ossimori” (Banca Sistema, Milano, 2016), “Il decifrabile languore della trasparenza” (Villa Contemporanea, Monza, 2017), “La filigrana del vuoto” (Kreis für kunst und kultur, Ortisei, Bolzano, 2018). Vive e lavora a Vicenza.