Ph. https://www.insegnaneon.com/Insegna-al-neon-Cocktails

 

di Enzo Mazzilli

boss dello “SpekEasy”

 

1988 esce il film “Cocktail”, con TOM CRUISE.

Ph. https://cinemathread.com/tv-film/meta-mondays-why-the-cult-classic-cocktail/

BOOM il mondo di ragazzi scansafatiche, timidi ma  affetti da “fichite” cronica cambia in maniera indiscutibile; inconfutabile, inoppugnabile.

 

Praticamente è la storia di uno fico che incontra un barista vecchio che gli insegna a fare due mosse con le bottiglie, lui diventa un super fico si innamora e poi vissero felici e contenti (tipica commedia americana) ma, quel centinaio di migliaia di ragazzi, vedevano il fatto che se facevi volare in aria le bottiglie eri fico, non solo, rimorchiavi anche un sacco di ragazze, tutti ti invidiavano.

Dovevi passare ore ad allenarti nelle scuole di formazione, smazzavi 12 ore di lavoro a sera, una cosa come 1000 drink (c’erano altri consumi) e a fine serata dovevi anche sfoderare la prestazione a letto perché altrimenti eri “Paperino”. Roba da Rambo (altro grande film anni 80)

 

OK LO FACCIO ANCHIO IO! (l’ho pensato davvero)

 

Ovviamente in italia il trend arrivò 10 anni più tardi, era intrattenimento, era innovativo  e ci siamo spaccati le mani in allenamenti massacranti. Dietro al banco, la sera, sfoderavi le tue mosse appena una ragazza carina si affacciava  al bancone e cacchio se funzionava.

Nella mia carriera ho visto gente che sarebbe rimasta vergine nella vita se non fosse stato un fenomeno a giocare con le bottiglie dietro i bar.

Ad un certo punto c’era tutto un movimento in italia  e all’estero con tanto di gare e aziende che ricorrevano i “flair Bartender”  più rinomati.

Alla fine degli 80 inizio 90 in america si svilupparono grosse catene di bar (Es. TJ FRIDAY, Hard rock cafè etc) che assumevano bartender solo se facevano volare bottiglie. Come potete capire il livello di drink, qualitativo e tecnico, non era molto alto a livello, importava poco, era più importante lo show e l’intrattenimento che il bartender offriva ai clienti, in un contesto costruito ad hoc (musica a palla, ambiente Funny).

Torniamo ai drink si beveva: Sex on the beach, Alabama slammer, Blue Hawaian, Pinacolada, delle americanate incredibili con succhi di frutta chimici e sciroppi con i coloranti, insomma delle vere “porcate” le definiremmo ora; certo i consumi abnormi ti costringevano ad usare prodotti industriali.

Ph. https://makemeacocktail.com/cocktail/6798/sex-on-the-beach/

Qualche giorno fa, parlavo con un mio collega con i miei stessi anni di servizio, scherzavamo sul fatto che al giorno di oggi i giovani studiano, si informano, leggono libri di vecchie ricette del secolo scorso, insomma tutta roba che non frega a nessuno, anche perché di difficile lettura da parte di un cliente medio che, a parte pochi, non sono interessati a sapere tutte queste storie. Parlavamo del fatto che, complici i  consumi minori, è cambiato il trend di intrattenimento nei bar.

 

A noi però, vecchi volponi del banco bar, l’idea di essere tom cruise in quel bar in jamaica a preparare PINACOLADA è sempre stato il nostro sogno.

 

Salute!

 

 

 

 

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