Bull e pupe
di Leo Pesole
Questo mio pamphlet sulla disumanità della fedeltà coniugale non poteva che prendere avvio dall’uccello.
Non inorridisca il lettore perché l’uccello di cui narro è un tenero volatile della famiglia Cuculidae, specificatamente il celeberrimo Cuculo , il cui nome già di per sé ridanciano è stato reso immortale dal capolavoro di Milos Forman ed è tra i preferiti dei burloni per la sua assonanza con la parte anatomica tanto amata da Tinto Brass.
Vi chiederete cosa possa c’entrare il cuculo con la fedeltà di vostra moglie ed effettivamente la questione è solo etimologica, per quanto il piccolo cuculo sia un uccello ben più grande di quello a cui avete abituato la vostra consorte (misura circa 35 cm!) potete quindi stare tranquilli.
Sono arrivato al cuculo partendo da lontano, iscrivendomi cioè ad un sito per lo scambio di coppia e gli annunci erotici in generale, al fine di esplorare per voi il mondo del sesso a 360 gradi, anche perché a 90 mi sembrava più pericoloso.
Scorrendo tra i profili dei vari utenti mi sono imbattuto sempre più spesso in coppie iscritte nella categoria “Cuckold”, termine che sinceramente avevo completamente ignorato fino a quel momento.
L’online etymological dictionary lo fa derivare dal francese medievale cucualt, letteralmente “cuculaccio”, con evidente suffisso dispregiativo, ad indicare la femmina, appunto, del povero cuculo, a quanto pare avvezza a cambiare partner con disinvoltura.
Cuckold quindi è il cornuto.
Se siete un po’ delusi da questo approdo però, abbiate la pazienza di leggere ancora. Cuckold infatti, non è il semplice “uomo inconsapevole” che il mercoledì sera gioca a calcetto e prende meno palle della moglie che è rimasta a casa, ma molto di più.
Il cuckold infatti è un cornuto consapevole, che partecipa all’atto sessuale della moglie con l’altro, quasi sempre in maniera passiva.
Guardando, ne trae assoluto piacere fisico.
Di più, sono i cuckold a gestire i profili di coppia sul sito, sono loro a prendere contatti con i cosidetti “bull” che dovranno possedere la moglie e sono sempre loro a dettare le regole del gioco.
Centinaia di coppie sono iscritte in questa categoria, quasi tutte di età superiore ai 35 anni e di cultura e ceto medio alto.
Le sfumature possono essere molteplici, e rientrano nel calderone BDSM, quindi si passa dal compagno ormai impotente o con dotazione da pasticceria mignon che sceglie per la compagna un bull superdotato e assiste all’atto senza alcuna interazione, al cuckold con tendenza bisex che gode anch’egli del nerboruto amante, al cuckold che viene durante l’atto insultato e sottomesso da moglie e amante.
Insomma un mondo variegato e assolutamente multiforme.
Denominatore comune di tutte le tendenze, l’assoluta consapevolezza di tutti i partecipanti al gioco del tradimento in atto.
Queste coppie sono tutte sposate da anni, felici e unitissime. Molte hanno figli e una vita assolutamente normale.
Hanno eliminato una delle prime cause di divorzio al mondo, cioè il tradimento.
Hanno eliminato anche una serie di tabù legati alla sessualità, perché è di tutta evidenza che arrivare a compiere un atto così estremo prevede una fortissima intimità e una non comune empatia.
Mi sembrano insomma coppie molto più forti, solide e legate di tante coppie apparentemente normali, dedite alla monogamia (almeno di facciata).
A questo punto mi sono fatto delle domande e mi sono dato anche delle risposte, alla Marzullo.
Si può amare una persona anche quando non si prova più attrazione sessuale? Sì!
Si può amare una persona che non può più soddisfarmi sessualmente per motivi meccanici? Sì!
Si può fare sesso con la mente e non solo possedendo un corpo? Sì!
Si può amare una persona al punto tale che il suo godimento diventi la mia priorità? Sì!
E’ più amore quello che nasconde una relazione clandestina o quello che arriva a condividerla? La seconda.
Insomma l’amore non è possesso. Il sesso non è possesso.
L’amore è empatia, capacità di capire le esigenze del partner e voglia di conoscere, esplorare, vivere insieme.
Certo, tra il dire e il fare vi è un abisso, che forse anche io non riuscirei così facilmente a superare.
Siamo pieni di sovrastrutture, temiamo il giudizio altrui e spesso confondiamo l’ossessione con la passione.
Anche per questo il mondo cuckold mi ha incuriosito e affascinato.
Questo mini viaggio nel mondo dei cornuti consapevoli mi ha dato degli spunti di riflessione importanti sull’amore di coppia e su quanto possa essere superfluo possedere un corpo se si è sicuri e certi di possedere una mente.
E voi cosa ne pensate?
Il triangolo no alla Renato Zero o siete d’accordo con me che non vi sia forma più grande d’amore che volere la soddisfazione totale della propria partner?