Il viaggio della vita
Andrea Dell’Asta (2019)
Grazie all’analisi di una tra le più celebri architetture del tardo Rinascimento – la chiesa di San Fedele in Milano – il libro accompagna il visitatore in un viaggio, in cui due percorsi confluiscono verso una meravigliosa città-giardino: se il primo itinerario procede infatti da piazza San Fedele, per proseguire con la navata fino a raggiungere l’abside, spazio simbolico della Gerusalemme Celeste, il secondo, dalla semi-oscurità della cripta, si conclude con la luce intensa della cupola, simbolo del Parádeisos, del giardino ritrovato della comunione tra Dio e uomo. Il libro non intende tanto fornire un elenco di informazioni storico-artistiche, quanto piuttosto suscitare un’esperienza, provocando lo spettatore, interpellandolo, proponendogli un vero e proprio viaggio interiore. Si tratta di un testo che costituisce la traccia per una lettura teologica delle chiese a partire dalla Controriforma, il cui impianto resterà immutato fino alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II. Non solo, il libro racconta l’inedito confronto tra arte antica e arte contemporanea, che convivono in San Fedele senza soluzione di continuità, per cui gli artisti di ieri dialogano con autori contemporanei come Jannis Kounellis, Mimmo Paladino, Nicola De Maria… Non possiamo infatti restare cristallizzati nel passato, ma siamo chiamati a percorrere, nella fiducia, un viaggio verso il nostro futuro.
Quante volte visitiamo chiese o monasteri, studiandoli, “dissezionandoli”, senza entrare in dialogo con la loro storia, la loro vita. Il testo di Andrea Dall’Asta, accompagnandoci nella chiesa dei gesuiti di San Fedele in Milano, intende invece interpellarci, chiamandoci a diventare protagonisti di ciò che stiamo vedendo. Non solo, il libro è il racconto inedito di un dialogo tra arte antica e arte contemporanea, affinché possiamo generare un nuovo universo simbolico condiviso.