di Enzo Varricchio

Sono troppo amico di Francesco Caringella per scrivere una vera recensione del suo ultimo parto creativo, non sarei del tutto imparziale. Preferisco dedicargli l’emozione di una lettura fresca di giornata.

Intrigante, oltre ogni ragionevole dubbio.

Questo sofisticato giallo giudiziario è la quarta e ultima tappa di un fortunatissimo ciclo tutto incentrato sul “prima” di diventare scrittore di Caringella, sulla sua vita altra e ormai complementare di giudice. Una vita da romanzo.

Il principio dell’oltre ogni ragionevole dubbio rappresenta il limite alla libertà di convincimento del giudice. È quello stato del caso che, dopo tutte le valutazioni e le considerazioni sulle prove, lascia la mente dei giurati in una condizione tale per cui essi non possono dire di provare una convinzione incrollabile prossima alla certezza morale sulla verità dell’accusa.

Su questa sfumatura sottile della ragione si appunta l’attenzione di Caringella, giunto al quarto legal thriller: Il colore del vetro, Non sono un assassino, Dieci minuti per uccidere e quest’ultimo ambientato nella sua città natale.

Quattro storie sul mistero del processo, sul suo essere metafora della vita, sulla sua doppia natura di rappresentazione sotto i riflettori delle cronache e di dubbiosa ricerca della verità nelle coscienze dei giurati, nei cuori delle vittime e dei colpevoli.
Giustizia e Verità. Chi ha letto o leggerà questa tetralogia, non ne avrà più la stessa concezione.
Ora però lo scrittore ha pagato il suo debito narrativo al giudice Caringella.
Comincia una seconda avventura letteraria senza più confini e certezze, il cui scenario sarà solo il mondo interiore dell’Autore e il mezzo espressivo il romanzo di lungo respiro.
Buon viaggio, caro Francesco.

Oltre ogni ragionevole dubbio
Francesco Caringella
giugno 2019 – Genere: Gialli e Thriller – 272 pagine
Prezzo: € 16,00

L’Autore
Francesco Caringella (Bari, 1965), già commissario di polizia e magistrato penale a Milano durante «Mani pulite», è presidente di Sezione del Consiglio di Stato. Inoltre, è presidente della Commissione di garanzia presso l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e giudice del Collegio di garanzia dello sport presso il Coni. Autore di molte opere giuridiche e da decenni impegnato nella formazione di futuri magistrati e avvocati, ha pubblicato tre libri di narrativa: Il colore del vetro (2012), Non sono un assassino (2014; Premio Roma per la narrativa), Dieci minuti per uccidere (2015) e Dieci lezioni sulla giustizia (2017).

La trama
È una fredda mattina di gennaio quando Michele De Benedictis scompare nel nulla. Non ci sarebbero gli estremi per un’indagine di omicidio, ma sui suoi conti correnti il pubblico ministero vede movimenti strani, ancor più sospetti perché tutti con lo stesso beneficiario: la giovane moglie Antonella. Le intercettazioni portano alla luce trame e segreti… e una liaison con Giulio, un musicista spiantato. I due amanti prima si accusano l’un l’altro, poi a vicenda si scagionano, continuando a mescolare le carte anche quando il caso approda in tribunale, e il processo diventa mediatico.
Antonella e Giulio sono innamorati innocenti o una coppia di spietati assassini? A deciderlo sono chiamate otto persone – la Corte d’Assise – diverse per età, cultura, vita. A soffrire della solitudine del giudice – una battaglia muta, una ricerca infinita – è però soprattutto il presidente, Virginia della Valle, che alla Legge ha sacrificato tanto, forse troppo, e che nel caso di Antonella e Giulio vede levarsi i fantasmi di una sentenza sbagliata che non è mai riuscita a perdonarsi…
Un legal thriller affilatissimo, un meccanismo a regola d’arte degno dell’indimenticabile classico di Sidney Lumet, La parola ai giurati (1957).

 

 

https://bari.ilquotidianoitaliano.com/scriptamoment/2019/01/news/scripta-moment-script-a-word-2018-premiato-francesco-caringella-227338.html/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Abilita le notifiche per non perderti nessun articolo! Abilita Non abilitare