Banksy, nessuno sa chi è ma si compra on line
di Enzo Varricchio
Il 1 ° ottobre 2019 Banksy, il più famoso street artist anonimo del mondo, ha aperto a Croydon, per sole due settimane, un negozio distopico di articoli per la casa, con oggetti che vanno da un orologio da corsa per topi a una TV HD piena di elettricità statica, a un casco della polizia fatto con una sfera luccicante da discoteca, che potrebbe essere molto utile ai manifestanti della Catalogna.
“Protesto quindi sono”
E’ un famoso motto banskiano. Il tema è perché la protesta inizialmente pacifica dei cittadini viene sedata con la violenza che scatena altra violenza?
Come sempre nella carriera di Banksi, ogni pezzo esprime una protesta sociale su questioni che vanno dalla crisi dei rifugiati alle diete ricche di zucchero dei bambini.
La maggior parte degli articoli è disponibile su un sito on line per la richiesta di acquisto immediato attraverso un processo di lotteria piuttosto oscuro. Tutti i pezzi appaiono firmati dall’artista.
Il sito web richiede ai potenziali acquirenti di rispondere al prompt
“Perché l’arte è importante?”
In caso di richiesta di articoli che supera l’offerta, la risposta a questa domanda può essere utilizzata per essere preferiti nell’acquisto. Viene suggerito di rendere la risposta il più divertente, istruttiva o illuminante possibile.
Per coloro che desiderano rivendere i propri acquisti, il sito Web di e-commerce di Banksy collega anche il footer a BBay, l’eBay di Banksi che si descrive come “la prima scelta per commerciare in arte di seconda mano da un artista di terza categoria” e riporta le ultime notizie di Banksy su Instagram.
Non c’è troppo da fidarsi dell’autenticità delle opere, considerato che nessuno conosce la vera identità di Banksy quindi è l’artista più facile da copiare.
Tutti possono essere Banksy.
E tutti coloro che fingono di esserlo contribuiscono ad accrescere la fama (e i guadagni) del vero autore.
Geniale, non c’è che dire.
PH:
Banksy: la distruzione dell’opera potrà costargli più dell’opera stessa?