Acquerellando con Gina Ardito
di Enzo Varricchio
Gina Ardito è parte di una famiglia di artisti. Il compianto padre, Michele Ardito, raggiunse gli apici pugliesi dell’espressionismo figurativo tra gli anni Ottanta e Novanta del secol breve. Il fratello Beppe, fotografo e pittore a sua volta, lo considero uno dei migliori artisti controcorrente in circolazione.
Gli acquerelli di Gina Ardito si segnalano per l’estrema leggerezza rappresentativa e per l’immediatezza espressiva, robustamente sostenuti da un disegno marcato, talora caricaturale e fumettistico, talora profondo e intimistico come nei ritratti, romantici e poetici, come poetica è la sua Puglia, tra marine e vedute di monumenti, negli scorci dei vichi dove si appartano gli innamorati, nei vespri umbratili degli anfratti petrosi murgiani.
L’acquerello è notoriamente tra le tecniche pittoriche più raffinate e complesse poiché il colore è trasparente e non nasconde la stesura sottostante, quindi gli errori di esecuzione difficilmente possono essere corretti mediante la semplice sovrapposizione di altro colore. Richiede quindi una mano attenta ed esperta. Di contro, è tra le più popolari per la sua rapidità e per la facile trasportabilità dei materiali, che l’hanno resa la tecnica perfetta per dipingere in viaggio ed en plein air ma anche per gli studi preparatori e i disegni scientifici, una sorta di antesignana della moderna macchina fotografica.
Gina Ardito la padroneggia senza esitazioni, dimostrando di possedere le chiavi della tradizione. Volti, paesaggi, cielo, mare, fichi d’india, peperoncini, vengono “fotografati” con colori vivi e con le tenui sfumature che la luce genera su ogni particolare.
Una vena allegra, forse ironica, accresce la solarità dei personaggi, non a caso rubicondi, buffi e paciosi, forse a causa d’ilari degustazioni di primitivo o negroamaro delle cantine.
Gina Ardito (Bari 1971)
“Sin da piccola ho vissuto tra tavolozze, tele
e profumo di colori usati da mio padre.
Ho sempre amato questo suo mondo!
Mondo che mi ha dato la possibilità di
conoscere tanti artisti, mondo che mi ha
affascinata e che ha dato vita a questa
mia passione, a questo mio grande
amore per l’arte.
Di fronte ad un foglio bianco non resisto
al desiderio di disegnare… volti,
paesaggi, il cielo, il mare e poi piante di
fichi d’india, peperoncini… tipici elementi
della mia amata terra, la Puglia.
L’acquerello è la mia tecnica preferita:
colori vivi con tenue sfumature che
rendono le mie opere sempre dolcissime,
piene di sguardi e di sorrisi, come del
resto sono i miei solari personaggi.
Ogni mio acquerello è una fantastica
fotografia della realtà che mi circonda”.