L’avvocato che osò sedersi a Trinità dei Monti
Può l’Avvocatura contribuire alla costruzione di una buona politica e di leggi giuste ed efficaci?
Era l’8 agosto scorso quando l’avvocato cassazionista romano Lorenzo Simonetti osò sfidare la sindaca Raggi e il Regolamento comunale da lei fatto approvare che vieta di sedersi sulla scalinata di Trinità dei Monti.
https://www.corrierenazionale.net/2019/08/09/avvocato-sfida-la-raggi-su-trinita-dei-monti/
Secondo Simonetti, i gradini della “barcaccia bellissima” furono pensati ab origine nel 1723 dall’architetto Francesco De Sanctis come “seditoi” per consentire la sosta ai visitatori e pellegrini che giungevano a Roma, quindi un sindaco non può mutare la destinazione d’uso storicamente consolidata di un monumento. Altrimenti ogni sindaco potrebbe sconvolgere a suo piacimento il patrimonio culturale di cui è mero depositario.
Per protestare contro il divieto ritenuto illegittimo e ingiusto l’ardimentoso avvocato ebbe a sedersi per 60 secondi come viene documentato dalla fotografia di questo articolo e da un video da lui fatto girare.
Per tutta risposta fu multato dai vigili urbani e allontanato dal luogo con un Daspo di 48 ore.
L’avvocato Simonetti ha presentato ricorso al Tar Lazio contro il DASPO e anche avverso la contravvenzione comminatagli. Lui e il suo difensore, avvocato Claudio Miglio, ci hanno trasmesso gli atti di impugnazione. Vedremo come andrà a finire.
Tali atti contengono spunti storici e giuridici di grande interesse e abbiamo ritenuto di pubblicarli di seguito, anche al fine di consentire la formazione dell’opinione pubblica al riguardo del tema della gestione del giacimento culturale italiano.