Intervista a Corrado Crocetta
Corrado Crocetta è Prof. Ordinario di Statistica all’Università di Foggia.
Risponde a queste nostre domande:
1) Cosa fa la statistica contro il virus?
La società scientifica che riunisce i docenti di statistica e demografia delle università italiane e diversi professionisti statistici: Società Italiana di Statistica si è subito mobilitata per l’emercenza Covid19 realizzando una pagina web del suo sito dove si fa una rassegna settimanale sui principali articoli sul tema
http://www.sis-statistica.it/ita/56/index.php?p=9980
ha attivato una pagina Facebook dedicata al tema
https://www.facebook.com/search/top/?q=statgroup-19&epa=SEARCH_BOX
la rivista Statistica & Società ha pubblicato un numero speciale interamente dedicato al COVID 19 con ben 29 articoli scittti da esperti statistici su
http://www.rivista.sis-statistica.org/cms/
Suddivisi in quattro sezioni:
- – Epidemiologia e diffusione del virus (7)
- – Impatto socio-economico (11)
- – Modellizzazione e previsione (7)
- – Prevenzione (4)
2) Lei ha pubblicato un articolo su Ora Legale news sul crollo dei prezzi del petrolio. Quali saranno gli effetti sulla Eni e sula nostra economia?
Come si vede dal grafico le quotazione dell’ENI sono passate repentinamente da 28,11 $ a 14,4 $ dal 18/2 al 16/3 per poi risalire a 18,96 $ il 17/4.
| Eni | 28,11 | 14,40 | 18,96 | ||
| 3 | 48,77 | 2 | 32,55 | ||
| BP | 36,25 | 16,11 | 23,43 | ||
| 1 | 55,56 | 1 | 35,37 | ||
| Exxon Mobil | 60,34 | 33,12 | 43,22 | ||
| 4 | 45,11 | 3 | 28,37 | ||
| Chevron Corp. | 110,74 | 55,05 | 87,17 | ||
| 2 | 50,29 | 4 | 21,28 | ||
Purtroppo il titolo Eni ha perso il 48,8% nel momento di maggior crisi per poi ridurre le perdite al 32,55%
3) Come vede il mezzogiorno d’Italia alla ripresa? Cosa suggeriscono i dati statistici?
Secondo le stime della Banca d’Italia il PIL subirà un calo del 5 % nel primo trimestre. Ovviamente gli effetti saranno diversi a seconda del comparto. La produzione industriale è diminuita del 6% nel primo trimestre, mentre, nel mese di marzo, ha avuto un arresto del 15%. Molte attività del terziario hanno addirittura azzerato il fatturato, come nel caso del commercio al dettaglio non alimentare, degli alberghi, del bar, dei ristoranti e delle aziende turistiche. Anche il settore edile ha subito una battuta d’arresto nell’ultimo mese. Secondo le stime del FMI, invece, a fine 2020, l’Italia registrerà una contrazione del 9,1% del PIL. Anche l’economia mondiale entrerà in una fase di recessione, con una contrazione del 3%, invece della crescita del 3.3%, prevista prima dalla pandemia.
Non è difficile prevedere che, stante il perdurare del lockdown, la situazione di blocco continuerà anche nel secondo semestre e vi sono molte incertezza sul futuro. Tutto dipenderà dai tempi con cui si avvierà la fase 2 e dal numero di attività che potranno riaprire. In questa fase delicata, molto dipenderà dalle politiche di sostegno alle imprese e dalla tempestività degli interventi.
Nel 2021, molte stime prevedono una ripresa significativa, ma il ritorno alla situazione pre-crisi è solo un miraggio lontano.
Guardando al mercato del lavoro il ricorso alla CIG riuscirà ad attenuare il crollo degli occupati, ma ci sono fondati timori sul fatto che molti dei 400.000 contratti a termine, che scadranno a marzo e ad aprile, non saranno rinnovati. I settori più colpiti saranno anche in questo caso turismo, trasporti, servizi ricreativi e commercio al dettaglio non alimentare.
Vorrei però concludere con una nota positiva. Sempre nel bollettino della Banca d’Italia si evidenzia che a febbraio 2020 la situazione delle famiglie e delle imprese era sicuramente migliore rispetto a quella in cui si trovavano prima che scoppiasse la crisi del 2008. Infatti dopo 12 anni il livello di indebitamento è molto minore ma anche il costo del denaro è molto più basso.
