La colpa è N O S T R A
di Rocco Lombardi
mea culpa,
mea culpa,
mea maxima culpa.
“Le corna stanno bene su tutto ma io stavo meglio senza” (Mondadori) ha superato il traguardo delle 100mila copie vendute. Dato reale, rispetto ai tanti sbandierati dagli editori nostrani, che colloca il volumetto firmato dalla star di “Uomini e donne” in cima ai libri più venduti del 2019, tra un Camilleri e un Manzini, tanto per dire”.
Fonte Fanpage 5.11.2019
“Bello Figo: «Voi ridete, io faccio milioni… di view»”.
Fonte Giornale di Brescia 6.03.2014
“Gli adolescenti sono pazzi per le sue felpe, le sue maglie che dicono “bastardo latino”, “gigolò: first night free”, “mi coca es tu coca”“.
Fonte Repubblica 26.02.2006
“La madre di Di Maio è «professoressa di italiano e latino, preside all’Istituto comprensivo di Cercola. È vero», continua il giornalista, «la cosa può soprendere, considerando che Luigi soffre di “congiuntivite”, ma il suo, per come la vedo io, è più un problema di consecutio temporum che di scarsa dimestichezza con l’italiano».
Fonte Il Sole 24 ore 1.04.2018
Io non odio la De Lellis, Bello Figo, chi ha inventato le maglie “de puta madre” o Di Maio, al contrario, li ammiro.
Sui comodini degli italiani “Le corna” hanno preso il posto del “Nome della rosa”; in radio si passa da:
Il suo nome detto questa notte
Mette già paura
Sarà diversa bella come una stella
Sarai tu in miniatura
- Futura – Lucio Dalla
a
Hey, hey
Non pago affitto
Non pago affitto
Non paghiamo l’affitto
Dai cazzo, siamo negri noi
- Non Pago Affitto – Bello Figo.
Passiamo allo stile.
Da “Mamma mi compri la polo col coccodrillo?” a “Mamma mi compri la maglia con la krokodil?”.
Da “Oggi viene nominato ministro Stefano Rodotà” a “Oggi viene nominato ministro Luigi Di Maio”.
Un tempo per avere successo bisognava avere talento o farsi il culo. Oggi solo genialità o avere un gran bel culo.
Ficchiamocelo in testa: il problema non è che la De Lellis scriva libri o che un rapper ci prenda per i fondelli diventando ricco… Il problema è che c’è chi cita “”Le corna stanno bene su tutto ma io stavo meglio senza” senza averlo letto e chi impara a memoria il testo di “Pasta con Tonno” senza aver capito che il ragazzo ha avuto tanta genialità da divenire un emblema di quanto siamo bravi a cadere nelle provocazioni.
Il problema non sono ne i produttori, ne tantomeno i prodotti. Il problema sono i consumatori.
D’altronde Scripta Moment non avrà mai lo stesso numero di lettori di “Commenti Memorabili” o “Intrashenimento” e non solo perché loro sono decisamente più geniali di noi.
Semplicemente “Le badesse mitrate di Conversano” non avranno mai lo stesso consenso di “Gatto Schifomadò”.
Chi riesce a conquistare consenso, fama e soldi sfruttando le greggi, non è da condannare a meno che non sia poi fautore di guerre e sterminii.
Chi invece si sente superiore alla Ferragni e poi passa ore a farsi selfies, chi dopo aver scritto un paio di libri ritiene di non avere successo perché non è andato a “Uomini e donne”, invece, non solo è immensamente triste ma anche deprecabile.
Homo faber fortunae suae.
P.s. nel ricercare Bello Figo su google, come immagine appare George Weah. Non so se voglio continuare a vivere in questo mondo. Chiudete l’internet!