di Leonildo Bocchino

 

Il maestro Leonildo Bocchino nella sua casa-atelier di Benevento

http://www.leonildobocchino.it/home/

 

Che cos’è arte oggi?  Quali sono i caratteri dell’opera d’arte contemporanea? Il dibattito aperto dal nostro giornale appassiona addetti ai lavori e non.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera indirizzata dal pittore sannita Leonildo Bocchino (noto per il suo figurativismo archeologico e per gli incredibili telieri dedicati a opere liriche come la Traviata). al nostro  direttore Enzo Varricchio, in merito al volume

“Che cos’è arte oggi. Gli atti dello storico processo Costantin Brancusi contro gli USA” – Enzo Varricchio –  Editoriale Giorgio Mondadori, Milano, 2020, con il contributo della Fondazione Cea Milano.

Questo lo slogan pubblicitario del volume:

“Per chi vuole capire la differenza tra una banana al fruttivendolo e la banana di Cattelan, perché un imbrattamuri come Bansky è diventato più famoso di Trump e com’è possibile che un taglio di Fontana valga milioni, mentre se lo facciamo noi buttiamo la tela”.

 

Carissimo Enzo,
mi auguro che tu stia bene;
ho appena finito di leggere il tuo libro.

Chiarissimo il tuo excursus storico-culturale dell’Arte e dell’Opera d’Arte nei primi 5 capitoli;
condivido quanto hai scritto e mi piace sottolineare il passaggio che fai sul diritto d’autore:

“Perché si abbia protezione dell’opera dell’ingegno è necessario che l’opera abbia tre requisiti:
l’opera deve avere carattere creativo, concretezza di espressione, e deve appartenere a uno dei settori della produzione intellettuale espressamente considerati dalla legge.”

Chiaramente le mie sottolineature del tuo testo sono figlie della mia modesta preparazione in merito, sia essa legislativa che storico-culturale del mondo dell’arte.

Quando leggo certe cose (non leggo di tutto!…) cerco di trasfonderle nel mio substrato culturale.

Così quando scrivi:
“La Suprema Corte … ha affermato che deve considerarsi “opera d’arte” quella che attinge a valori universali, a un alto equilibrio, che significa armonia e proporzione, quell’opera il cui contenuto sia di universale intuizione e che, obbedendo a criteri estetici, … e valga a suscitare stati emotivi, a procurare godimento spirituale, a trasformare sentimenti, passioni, idee, a commuovere o convincere”.

Come puoi notare, ricompare sempre il mio “ego” nei confronti dell’arte.

E che dire dei “Minima aesthetica“.
Mi fa piacere e mi congratulo come hai affrontato questa problematica nell’esaminare i criteri minimi per definire un’opera d’arte.

Autenticità, creatività, libertà, originalità e novità, significanza, comunicabilità, qualità, empatia, emozione … sono l’essenza di ogni opera d’arte.

A proposito di VALUTARTE vorrei capirne un poco di più per quanto attiene alla valutazione numerica dei criteri che hai evidenziato a pag. 72…
appena c’incontreremo approfondiremo questo aspetto.

Ti confesso che avevo dei pregiudizi a leggere gli atti del processo Brancusi… però la curiosità ha prevalso.
Ti dico la verità che è stato uno spaccato storico-culturale molto significativo e mi ha permesso di capire tante problematiche e pregiudizi
sul significato dell’arte che, forse, ancora oggi esistono.

Non sono un critico letterario però vorrei sottolineare che ho letto con attenzione tutte le parti del libro e l’ho trovato scorrevole il testo e sequenziali
le argomentazioni affrontate per chiarire, in modo ammirevole, alcune sfaccettature del mondo dell’arte contemporanea. Grazie.

 

PH: Enzo Varricchio presenta “La Traviata a Colori” del maestro Leonildo Bocchino, Circolo Unione Teatro Petruzzelli di Bari, marzo 2019.

 

 

Che cos’è arte oggi.
La pubblicazione, realizzata in collaborazione e per volere della Fondazione Michele Cea, nasce dalla vicenda dello scultore romeno Constantin Brancusi (1876-1957) che all’inizio del secolo scorso lo ha visto in contrapposizione con le dogane degli Usa per far valere il principio della libertà assoluta dell’oggetto d’arte. Nella prima parte l’autore, avvalendosi di vari contributi, sviluppa i temi di stretto rigore artistico e aiuta anche i profani a capire l’arte “moderna”. Nella seconda, quella strettamente legata al processo, attraverso le divertenti acrobazie dialettiche dei legali degli avvocati di Brancusi e degli Stati Uniti, mostra come si vince una causa. In questo libro, quindi, sono rappresentati i due mondi: quello dell’arte e quello dei tribunali. Un saggio interessante e utile per inquadrare l’articolato e complesso mondo dell’arte contemporanea. Il lavoro è stato coordinato da Enzo Varricchio con l’aiuto di Massimiliano Porro (critico e docente di Storia dell’arte), di Salvatore Morgante (artista e art director) e con la collaborazione di Nuccio Mula, Michele Franco e Cristiano Rocchio.

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