Ci vediamo in una bolla
di Mario Pennacchia e Rosaria Angeloro
studenti dell’I.S.I.S.S. “Fiani-Leccisotti”
Indirizzo Classico di Torremaggiore (FG)
“Se non vai nei boschi, nulla accadrà mai
e la tua vita non avrà inizio”
(C.P. Estès)
Contemplare la natura e diventare parte integrante di essa…è possibile?
La visione tipica del pensiero bruniano è stata trasformata in realtà, solamente a qualche chilometro da noi, nella cittadina di Biccari in provincia di Foggia.
Si chiamano “Bubble room”, sono delle mini case pop up e consistono in un alloggio temporaneo che porta il comfort di una camera d’hotel tra le pareti trasparenti di una bolla (struttura di circa 20 mq completamente arredata, con letto matrimoniale, comodino, lampada, poltrona, coperte e cuscini verdi), per sentirsi completamente immersi nella natura.
Colazione italiana, preparata e consegnata sul posto dallo staff, percorsi di trekking con accompagnatori del posto, ricerca del tartufo con cani addestrati, visite guidate nel centro storico, lezioni di pesca, sono solo alcuni dei servizi e delle attività offerte dalla struttura.
L’idea è nata in Belgio da un team di progettisti e designer ed è stata introdotta in Italia alle pendici del monte Cornacchia, nella splendida località del lago Pescara, a circa 900 m s.l.m., per volere della Cooperativa di Comunità Biccari.
“Abbiamo pensato ad una strategia di rilancio del territorio creando elementi di innovazione compatibili con l’ambiente. Le Bubble room sono strutture mobili che possono essere collocate in qualunque parte del nostro territorio”
Sono queste le parole del primo cittadino Gianfilippo Mignogna per annunciare l’istallazione di sette “bolle” nell’estate 2019, aggiungendo, inoltre, che “Privacy e sicurezza saranno garantite.
I fruitori saranno dotati di una ricetrasmittente che li terrà in contatto con una sorta di custode che, a debita distanza, vigilerà tutta la zona circostante la bubble room”.
“Le “bolle” offrono l’occasione di vivere un’esperienza innovativa del tutto eco-sostenibile, una formula di turismo “green”, che per svilupparsi non necessita di intervenire sul paesaggio, deturpandolo”
Grazie a queste strutture la natura diventa un luogo da vivere, rispettare e amare… una iniziativa lodevole, se pensiamo all’attuale situazione ambientale, decisamente critica.
Il nostro è un pianeta a rischio…inutile negarlo…
Abbiamo a disposizione solamente 7 anni, come ci ha ricordato l’orologio digitale, apparso dal 19 al 27 settembre su uno dei palazzi di Manhattan (un’opera d’arte pubblica inaugurata nel 1999 e ideata dagli artisti Kristin Jones e Andew Ginel, riprogrammata e modificata il 19 settembre dagli artisti Andrew Boyd e Gan Golan), per salvare la Terra dal cambiamento climatico
Si tratta di un vero e proprio ritorno al futuro
Proprio come nella prima parte della saga “Back to the future” (di cui quest’anno ricorre il trentacinquesimo compleanno) il giovane Marty McFly decide di tornare nel passato per “salvare” la sua famiglia dall’oppressione dei Tannen, così le bubble room sono una sorta di ritorno alle giovanili esperienze di scoutismo, dedite ad una riscoperta ed alla salvaguardia dell’ambiente. Ancora, in entrambi è la natura il motore dell’innovazione: come per la DeLorean (l’auto-macchina del tempo) è necessaria la caduta di un fulmine per permettere il viaggio spazio-tempo, così la natura sprona l’uomo a “stravolgere” il tradizionale concetto di campeggio, trasformandolo in un vero e proprio soggiorno di lusso sul tetto della Puglia.
Chi avrebbe mai immaginato che nel futuro la gente avrebbe preferito una bolla ad una stanza di hotel?
Eppure è proprio così!
Le Bubble room sono state e sono la meta scelta da tanti turisti, anche e soprattutto giovani, per estraniarsi, anche se solo per qualche giorno, immersi nella natura, da soli o in compagnia, dormire sotto le stelle…
“Quando si dice, stare nella propria bolla!”