di Emanuela Megli
Formatrice Pnl e Coach
scrittrice

Forza, salute e bellezza sono i cardini della società dell’efficienza e dell’immagine, dove tutto deve sembrare perfetto per poter funzionare e renderci felici.

Ma è proprio così?”

I dati e le storie che ci circondano ci dicono altro…

 

Sorrisi smaglianti, love stories, corpi giovani e perfetti ostentati sulle piattaforme dei social, spesso nascondono un privato di tristezza e solitudine, se non addirittura di illusioni e dipendenze.

La pandemia e l’incertezza di questi mesi, ci stanno insegnando che la gestione della vulnerabilità e dell’imprevisto è una competenza indispensabile per il presente e il futuro dell’umanità. E per poterlo fare è necessario radicarsi nei valori profondi (il senso che attribuiamo alle nostre esperienze individuali e collettive) di una vita che vissuta bene, resterà attraverso il nostro segno nella storia.

Spesso si confonde la capacità di essere produttivi (il fare), con l’essere (il valore dell’essere al mondo nell’esperienza umana), mentre sappiamo che dentro l’armonia della personalità che racchiude tutti i ruoli in sé, abbiamo la massima espressione del ben-essere, ovvero dello star bene, causa e conseguenza dello stare bene con gli altri.

La salute non è assenza di malattia e la malattia non è assenza di salute.

Dipende da come si vive la nostra esperienza,

in armonia con il valore che diamo ad essa”

La paura del decadimento fisico e corporeo, spinge a ricercare nuove forme estetiche, concentrandosi più sull’apparire e rincorrendo nuove forme di giovinezza in modo distonico o infantile rispetto a quanto l’età evolutiva suggerisce. Se invece l’animo vive la sua terza giovinezza in armonia con le sfide dell’età, la bellezza torna ad incorniciare il volto e tutto l’Essere, maschile o femminile che sia.

L’età, la terza, la più bella, in cui l’ansia da prestazione

può lasciare il posto al piacere di vivere”

L’età in cui smontato l’Ego, possiamo dedicarci al rapporto con noi stessi, per riprendere le fila di una scoperta di colori, suoni e sapori mai esplorati prima, ritrovando il vero sé…

Fuori dagli schemi e dalle convinzioni limitanti, se l’età è quella che ci diamo il permesso di sentirci, ogni momento è quello giusto”

Per incominciare una nuova esperienza sportiva, amicale, per imparare una nuova lingua, per ritrovare una dimensione orizzontale autentica, in famiglia e nel volontariato, per supportare chi ha bisogno di noi. E’ necessario saper vivere da protagonisti, concentrarsi sulla risposta che diamo agli eventi attraverso la capacità di rincorniciare (mettere una nuova cornice di senso) la nostra esperienza di vita e rappresentare a noi stessi il prossimo passo che faremo.

Cominciamo con il porci alcune domande costruttive…

Con quali lenti sto guardando la mia vita? Di cosa ho bisogno per vivere adesso? Che valore ha per me la vita? In che modo posso esprimere a me stesso e a coloro che mi circondano i miei valori?

A partire dall’esplorazione della percezione personale della realtà per aumentare la nostra consapevolezza, proviamo a scoprire e ad arredare la nostra stanza interna, intima, interiore.

Fisiologia, Focus e Linguaggio.

Come mi relazioni al mio corpo, sento/ascolto il mio corpo? Su cosa mi sto focalizzando? Qual è il linguaggio

che uso con me stesso, cosa mi dico?

Foto Montepoalo Dimora di Charme, Conversano (Ba)

“ Di cosa hai bisogno per dare valore alla tua vita adesso? Ogni punto è in fondo la fine di qualcosa,

ma anche la possibilità di un nuovo inizio”

Emanuela Megli, Formatrice Pnl* e Coach
e.megli@m74solution.it

*Programmazione Neuro Linguistica: un approccio alla comunicazione e allo sviluppo personale.

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