Questione di stile
di Brenda Li Quadri
Direttrice de L’Egiziana, Scuola & Accademia per Parrucchieri
(ente di formazione HARMONY) – San Severo & Foggia
Speaker & Coach
Da sempre espressione, nell’immaginario collettivo, di poesia ed eleganza, la donna vive le fasi della vita, al di là delle sue difficoltà, come momenti di pura scoperta, innovazione, cambiamento, stravolgimento e conferma di sé…
Difficile dire quando questi momenti si verificano perché, come un fiore, ogni donna sboccia in un tempo tutto suo…
Essa rappresenta un punto fermo, la ricchezza di una famiglia, la grinta e il sacrificio, il simbolo dell’accoglienza, la vanità e la riservatezza, la forza, la resilienza… insomma la donna è tutto.
E lo è, in ogni fase della vita…
Di conseguenza, per ricoprire i suoi molteplici ruoli, la donna sente di voler far combaciare il proprio essere con la sua immagine.
“Ed è lì che, tra le scelte che concorrono a definirla, incontra il parrucchiere…”
Una relazione che si instaura fin da giovani e che , di solito, è molto duratura.
Cosa accada ad una donna quando entra in un salone di bellezza resta un mistero, ma un dato è certo: dal parrucchiere si parla, ci si definisce, si sogna e, talvolta, ci si confida… è uno dei momenti in cui la donna è in contatto con se stessa. Un atto di amor proprio.
“E si sa, quando ci si ama, si ricerca un ben-essere, uno stile che comunichi qualcosa di noi. A qualunque età…”
Le donne mature, per la loro esperienza, hanno una consapevolezza diversa e, nonostante i cambiamenti che le accompagnano con il passare degli anni, cercano di ascoltarsi di più per ritrovare un senso di sicurezza e piacere, anche quando si guardano allo specchio.
E’ proprio a questa età che si notano cambiamenti interessanti…
Le richieste che giungono al parrucchiere sono molteplici, per quanto di solito accompagnate dalla frase “voglio cambiare qualcosa, ma non troppo”, lasciando al professionista e al suo estro, quel tocco finale inaspettato.
In questo ambito la donna adulta è stata, tendenzialmente, immaginata con il capello corto, ritenuto più adatto “ad una certa età”. Una verità quasi inossidabile, se non fosse che da tempo, ormai, anche le donne over 60 hanno iniziato a sfoggiare una chioma più lunga.
Alcuni stereotipi sono, in effetti, radicati nella nostra cultura, ma questa nuova tendenza, soprattutto oggi, può e deve essere accolta.
E in questo il parrucchiere ne viene fuori come un gran portavoce.
Del resto, nella loro formazione accademica, i parrucchieri vengono esposti a quelle che sono le varie casistiche che incontreranno nel proprio lavoro e, senza dubbio, ci sono ancora trattamenti che continuano ad essere più indicati per le signore mature.
Il montaggio dei bigodini, la classica piega cioccata e la colorazione anti-giallo per il trattamento dei capelli bianchi, sono parte integrante degli insegnamenti, per citarne solo alcuni.
Un buon parrucchiere, conoscitore esperto dei servizi da offrire, impegnato in un costante aggiornamento professionale, riesce sempre a proporre una vasta gamma di alternative alle sue clienti. Egli, insomma, donna o uomo che sia, è impegnato in un compito, attualmente sempre più importante in ogni settore: la consulenza.
E’ proprio nel momento della consulenza che la cliente riesce ad esprimere ciò che le piacerebbe veder realizzato sulla propria chioma.
“Un momento “intimo”, in cui ci si apre e la barriera della timidezza viene sconfitta per lasciar spazio alla chiarezza e far sì che il parrucchiere afferri bene il concetto della nuova versione di sé che la donna si appresta a mostrare al mondo”
Non meraviglierà che le donne mature, abbastanza spesso, sono quelle che osano di più dal parrucchiere, in ragione della sicurezza e dell’esperienza acquisita con gli anni.
Va de sé che questo atteggiamento dipende dal contesto sociale di vita: inutile dire, infatti, che la grande città consente una più libera emancipazione dagli stereotipi, da ciò che è ritenuto consono o meno.
Oggi notiamo che le donne orientativamente legate ad un’immagine classica , preferiscono, da qualche tempo, portare anche capelli lunghi e scalati di un bianco latte (molto difficile da ottenere e mantenere!), oppure con tonalità bionde molto chiare o, tutt’al più, prediligono basi mogano con ciocche ramate.
Mentre quelle più “trasgressive” sono più inclini ad osare, specialmente nel taglio, optando per bob corti che scoprano la nuca, o bob lunghi con frange pronunciate e ciuffi disconnessi per non appesantire la fisionomia della cliente.
Sempre più spesso una ciocca colorata diviene un vezzo anche dopo una certa età…
A dire dello staff di nico.liquadri Parrucchieri, storico salone di San Severo, in provincia di Foggia che detta i trend stilistici dell’alta Capitanata dal 1956, le donne mature di oggi rivivono una seconda giovinezza anche attraverso i loro capelli.
“Da loro giungono richieste piuttosto eccentriche, che vengono presto accontentate, mentre molte altre signore vogliono rimanere nella loro zona di comfort assecondando semplicemente il desiderio di apparire delicate e preziose, senza stravolgere troppo la loro immagine”
Mentre queste richieste vengono espresse ed elaborate, il tempo che si trascorre dal parrucchiere è un tempo di qualità. Un tempo che ci si dedica e nel quale c’è sempre spazio per un confronto.
In cima alla classifica, i più frequenti sono gli argomenti concreti, quelli di tutti i giorni.
In questa fase della vita l’accento cade sulle dinamiche familiari gioiose o meno, sui sogni che si vorrebbero ancora realizzare, sulle soddisfazioni giunte dal lavoro e sul raggiungimento dei traguardi dei propri cari, figli e nipoti…
Si raccontano storie del passato e si riflette su come, magari, prima si stava meglio.
Si parla delle ultime vicissitudini, delle ultime notizie in questo tempo di pandemia.
Si riportano sofferenze e si cerca una speranza e, perché no, anche una risata di buon gusto…
Il parrucchiere, come una spugna, assorbe tutti questi racconti , ascolta, risponde, suggerisce… se può, con discrezione, cerca di offrire un “supporto” alle sue clienti, con una parola di conforto o un aneddoto divertente.
Uno speciale linguaggio “prende vita” quando ci si siede sulla poltrona e tanto lo fa l’empatia che il professionista riesce a instaurare con le sue clienti.
Ogni donna deve sentirsi bella. Sempre.
Perché la bellezza viene da dentro, è una luce che si irradia dagli occhi al sorriso, e si completa nell’immagine.
Chi, come noi, è del settore della bellezza, ne ha fatto una professione attraverso il proprio salone e le Accademie di formazione.
Un’attività che appassiona e non stanca, così come non stancherà mai l’ambizione al bello in ogni sua forma…ovviamente, senza limiti d’età!
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