Marco Paradiso intervista Rocky Malatesta

Presidente presso Consorzio di gestione Torre Guaceto

   

Dott. Malatesta, innanzitutto auguri e complimenti per la sua fresca nomina!

Tutti gli amanti di questo posto meraviglioso son curiosi ed ansiosi di sapere quali e quanti progetti ci sono in cantiere per la valorizzazione/tutela di Torre Guaceto… può anticiparci qualcosa?

 

Ci sono numerosi progetti in cantiere.

In primis, la “Porta della Riserva”, già finanziato dal Ministero e grazie al quale offriremo una serie di servizi all’utenza presso la nostra area parcheggio, dalle postazione per la ricarica dei mezzi elettrici, al punto ristoro, l’infopoint, la ciclofficina, il Farm market nel quale gli agricoltori bio della riserva venderanno e faranno conoscere i loro prodotti e l’area per il dog sitting.

Poi abbiamo progetti per il ripristino ecologico e l’innalzamento del livello di naturalità dell’area protetta, giusto per citarne uno, creeremo un nuovo chiaro d’acqua nella zona umida della riserva nel quale troveranno casa e ristoro i milioni di uccelli migratori che ci raggiungono ogni anno.

Rinaturalizzermo alcune aree agricole presenti nella ZSC “Torre Guaceto Macchia San Giovani” attraverso l’utilizzo di semi raccolti in situ e piantine di macchia mediterranea.

Stiamo lavorando alla riperimetrazione dell’area protetta, sia a terra, sia a mare per proteggere e promuovere più territorio e animali possibili.

Lavoriamo quotidianamente gomito a gomito con il mondo scientifico, i pescatori, gli agricoltori e gli operatori turistici perché riteniamo che solo facendo fronte comune e camminando tutti nella stessa direzione possiamo portare l’intero territorio a migliorare i propri standard di sostenibilità ambientale, energetica e sociale.

Non solo, nella fase attuale stiamo lavorando con Slow Food per la creazione del marchio di qualità dei prodotti bio della riserva e, insieme alle Università del Salento e di Bologna, e la Soprintendenza stiamo progettando la valorizzazione del patrimonio archeologico dell’area protetta. E’ notizia di queste settimane, infatti, la scoperta di una necropoli a cremazione della tarda età del Bronzo in una delle nostre spiagge.

 

In questi gg. si è letto sulla stampa di un vivo dibattito a proposito del progetto di un resort – pur architettonicamente  ad impatto zero – all’interno dell’area di Torre Guaceto. Legambiante minaccia di ritirare il suo sigillo garante di un ambiente incontaminato… cosa si sente di dire a proposito?

La riserva di Torre Guaceto e le aree limitrofe non sono interessate da interventi edilizi relativi a strutture turistiche, il regolamento della riserva vieta la realizzazione di nuove strutture che non siano finalizzate alla conduzione agricola e alle attività polifunzionali quali agriturismi agricampeggi ecc… il Piano di gestione dell’area protetta prevede il sostegno ai privati per la ristrutturazione e la valorizzazione ai fini del turismo rurale dei casolari realizzati negli anni ’50 con la riforma fondiaria e oggi non più utilizzati. Uno degli obiettivi della mia presidenza è far partire questa azione.

 

 Lieti di apprendere che, grazie alle nuove tecnologie, si possono realizzare progetti edilizi ad impatto zero in contesti naturalistici così delicati, ritiene che si possa portare avanti un percorso di “Informazione verde” che “istruisca” e “rassicuri” al meglio sia i fruitori di tali strutture sia i tanti detrattori che, scettici, le vedono come i soliti abusi? Insomma, un “Turismo verde” è realmente ipotizzabile?

La Regione Puglia si è dotata di un potente strumento di pianificazione del paesaggio. Il PPTR pugliese (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale) indirizza le tipologie di interventi su aree sensibili quali quelle costiere.

Le nuove tecnologie legate alla produzione di energia, al riutilizzo dell’acqua e i nuovi materiali ecosostenibili che si possono utilizzare in edilizia ridurranno sicuramente l’impronta ecologica esercitata dalle strutture ricettive che, così, si potranno realizzare all’interno di un quadro normativo nazionale e regionale che, a mio parere garantisce, l’integrità del paesaggio pugliese.

Torre Guaceto è un piccolo “Paradiso naturale”, tutti o quasi lo sanno; nell’ambito dei progetti di valorizzazione, ritiene sia possibile e produttivo coinvolgere maggiormente le nuove generazioni in sinergia con le Istituzioni Scolastiche?

Ogni anno ospitiamo numerosissime scolaresche che muovono dall’intera regione per raggiungere Torre Guaceto perché dedichiamo loro percorsi personalizzati di didattica in natura. Numerose sono anche le attività che portiamo direttamente nelle scuole per la formazione degli adulti di domani, così come gli eventi di sensibilizzazione. Quanto ai ragazzi, crediamo sia di fondamentale importanza riuscire a coinvolgerli affinché non vedano la natura come un mero luogo, bensì un patrimonio da rispettare e proteggere. Da qui una serie di azioni pensate per coinvolgere i più giovani e che conduciamo in riserva, tra queste ci sono le instawalk, i contest ed i concorsi fotografici, gli eventi di liberazione degli animali che curiamo nei nostri centri recupero e tanto altro.

Per concludere, in un ragionamento a più ampio respiro, come giudica il neonato PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) dell’EU in ottica di potenziale sviluppo dell’AMP(Area Marina Protetta) che ora presiede e in genere di tutte le altre sul nostro territorio Nazionale?

Il PNRR Italiano pone l’attenzione sul monitoraggio degli ambienti  marini e la loro tutela. Reputo che le Aree Marine Protette saranno i luoghi privilegiati per l’applicazione di queste misure. Sarà compito degli enti gestori delle riserve marine affiancare il Ministero della Transizione Ecologica nella fase attuativa del PNRR.

Grazie mille per il suo prezioso contributo a nome mio e di tutta la redazione di Scriptamoment!

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