Andiamo a progettare! La Citizen Science
di Francesco Mirando
docente di Italiano
Immunologi, virologi ed epidemiologi hanno monopolizzato il dibattito pubblico e i talk show televisivi. Sono ricercatori di livello internazionale, accademici dal parlar forbito che però ricordano vagamente il prof di matematica, quello con una stempiatura da record e gli occhialetti fuori moda; quel tizio dalla voce petulante e dal farneticare senza fine.
Non tutti possiedono l’appeal comunicativo di Alberto Angela, e questo suscita nel cittadino qualunque reazioni di antipatia che poco hanno a che vedere con il serio problema del Covid e con le reali conseguenze che tutto ciò ha comportato.
Somministrare la scienza attraverso l’invasività martellante dei media, potrebbe produrre un risultato opposto a quello desiderato, e favorire la proliferazione di una controcultura antiscientifica, rumorosa e pericolosa.
La scienza, con i suoi limiti e difetti possiede delle regole ben precise e ha un suo percorso storico fatto di successi e fallimenti. E’ un’attività tutta umana e, in quanto tale, fallibile. Il lavoro dei ricercatori però, è stato e sarà fondamentale, ma va spiegato e compreso gradualmente, necessita di creare coinvolgimento e attrazione. Non basta apparire in tv per conquistare la fiducia della comunità, serve ben altro.
Uno degli approcci più interessanti è quello della “Citizen Science” o più banalmente, scienza dei cittadini, che consiste nel rendere accessibile a tutti la ricerca, invitando chiunque a collaborare attivamente allo sviluppo e al progresso dell’umanità.
Foldit è un videogame che ti permette di progettare proteine, fa appello alla creatività di ognuno, ma allo stesso tempo produce un’enorme mole di dati, importantissimi per la risoluzione di problemi concreti. Dal 2008, i giocatori iscritti hanno dato una mano nella determinazione della struttura della proteina legata all’HIV, hanno migliorato l’attività di enzimi utili, creato proteine che stimolano il sistema immunitario a combattere il cancro e ne hanno plasmate altre che potrebbero divenire potenti vaccini.
Le proteine sono biomolecole fondamentali, si trovano in ogni cellula e hanno strutture 3D con le quali il giocatore può interagire. Come con i mattoncini delle costruzioni si possono modellare e disporre i singoli elementi in modo da creare qualcosa di sensato. Accumuli punti, superi i livelli, migliori la tua posizione nella classifica mondiale e puoi entrare in modalità cooperativa giocando con un gruppo di amici.
Virtuale e reale si intersecano, generando un’esperienza originale e soddisfacente.
Nel 2012 alcuni giocatori sono riusciti, aggiungendo alcuni aminoacidi, ad aumentare di ben 18 volte l’efficienza di una proteina usata nella chimica sintetica.
E’ vero, la scienza non è un gioco, ma finalmente tutti possono giocare a fare scienza.
In questo caso più che in altri si può affermare con certezza che: “l’importante è partecipare!”