L’evoluzione economica della Cina: Una trasformazione che sorprende il mondo
di Ermes Strippoli
Gli esperti economici sostengono che dovrebbe verificarsi un aumento dei consumi a scapito degli investimenti, ma sorgono dubbi sulla capacità del mondo di gestire un notevole incremento dei consumi cinesi, considerando le implicazioni ambientali e politiche. Napoleone aveva profetizzato che la Cina era un gigante dormiente, e ora, con la sua crescita, la gestione di questa ascesa diventa una delle sfide cruciali del nostro tempo.
Le ultime notizie riportano che lo squilibrio cinese, con un’eccessiva enfasi sugli investimenti rispetto ai consumi, minaccia la prosperità globale. Mentre la saggezza comune suggerisce che la Cina dovrebbe puntare a un aumento dei consumi, ciò solleva interrogativi sulla sostenibilità ambientale e gli impatti politici. Tale approccio mette gli Stati Uniti nella posizione di imporre agli altri Paesi ciò che dovrebbero fare per beneficiare l’America, promuovendo un modello di sviluppo associato a un costante degrado ambientale.
Nonostante rappresenti circa il 18% della popolazione mondiale e il 13% dei consumi globali, la Cina rimane un Paese economicamente svantaggiato, con un PIL pro capite di circa 12.700 dollari secondo la Banca Mondiale. La questione fondamentale rimane se il mondo abbia la capacità e la resilienza ambientale necessarie per gestire un significativo aumento dei consumi cinesi.
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