La maggioranza governa e la minoranza subisce. Dai tempi di Atene e Sparta questa è una regola di civiltà politica irrinunciabile ed insuperata. Questa è la regola principe della democrazia. Non avendo altro criterio oggettivo, si ricorre al numero dei cittadini come se fossimo tutti uguali proprio per non far prevalere la forza militare o gli interessi di alcuni su tutti gli altri. È possibile che la maggioranza sbagli? Certo!! e Socrate con il proprio suicidio lo dimostrò fin da allora, ma la legge si rispetta punto e basta. Ma se la maggioranza non si forma? In molti si sono cimentati a sistemare questa questione ma nessuno ancora ci è riuscito. Renzi pateticamente ci ha provato recentemente -inebriato del consenso al 40% che riteneva di avere- ma gli è andata male. In questi giorni circola una bozza di riforma costituzionale che le destre di governo intendono portare avanti. In essa si parte dalla abolizione della figura dei senatori a vita. L’unica figura meritocratica della Repubblica viene messa all’indice perché tutto è stata tranne che meritocratica. Per provare a dirla un po’ meglio diciamo che alcuni Presidenti della Repubblica hanno utilizzato tale loro facoltà per forzare il funzionamento delle Istituzioni e quindi… non si punisce il Presidente reo di tale comportamento, ma si abolisce l’istituto. Diciamo che è il male minore e tiriamo a campare.
Poi, per rafforzare il Presidente del Consiglio e la maggioranza partitica che lo sorregge gli si conferisce un “premio” di maggioranza (quindi i singoli voti che gli elettori attribuiscono al vincente “pesano” di più degli altri); come se non bastasse, si statuisce che se il premier dovesse essere sfiduciato va a casa l’intero Parlamento. Ve la immaginate una maggioranza che sfiducia il proprio premier sapendo di perdere il proprio scranno in Parlamento? Impossibile! Inoltre il mandato di quel premier dura due legislature. Quindi, sapendo che la maggioranza degli italiani non va a votare -cosa che significa che coloro che governano (di destra o di sinistra che siano) sono una minoranza contraria alla maggioranza vera- che si propone? Che si abolisce la maggioranza (cioè quella che non vota) e politicamente non si considera affatto questa silente e mite opposizione!?!? Si vuol fare come se quegli italiani non esistessero e si inventa un modo per rimanere al governo per dieci anni sapendo di essere una minoranza senza speranza di divenire una maggioranza!!! Il tutto demandando alla legge ordinaria il sistema elettorale da utilizzare sapendo che tra proporzionale e maggioritario, uninominale ecc. ecc. esiste una enorme possibilità di influenzare il voto.
La bocciatura è certa!
Naturalmente si tratta di una prima stesura da perfezionare negli infiniti giorni di dibattito parlamentare che seguiranno ma ad occhio sembra un suicidio politico ed intellettuale dei proponenti anche in considerazione del contesto in cui accade. Per mero esempio ricordiamo che per strada vi sono migliaia di cittadini in protesta che riscuotono il consenso e la simpatia di tutti gli altri perchè le Istituzioni rappresentative non hanno saputo fare il loro mestiere e quindi gli agricoltori si muovono da soli: è la “politica fai da te” (di gente che probabilmente non vota) che sostituisce quella ufficiale evidentemente incapace di interpretare il pensiero dei cittadini. E come si fa in questo caso emblematico ad interpretare i cittadini? O si prendono i soldi delle loro tasse per darli, tacitandoli per qualche anno, ai protestatari oppure si bastonano le multinazionali responsabili del disastro; si seguirà probabilmente la prima scorciatoia più autoritaria, e certamente si farebbe la stessa cosa se a governare ci fosse un inamovibile primo ministro!! si lasciano di fatto le cose come stanno e si colpiscono i deboli, ignari, che pagano le tasse e non vanno a votare. “così fan tutti” verrebbe da dire.
Per dirla in altro modo: serve un governo autorevole che sappia contemperare gli interessi divergenti e prevenire le crisi, non un governo autoritario che per moderare, tardivamente, i guasti esistenti imponga ai deboli quello che non sa imporre ai potenti. Oggi serve un drastico ridimensionamento delle grandi imprese e un controllo diretto ed asfissiante sull’uso e sull’abuso delle tecnologie; c’è qualcuno che lo ha solo pensato ed ipotizzato? No, addirittura si fa credere che il futuro e il progresso sta nelle tecnologie elaborate dalle grandi imprese e tutto il mondo crede a questa bufala! quindi per quale ragione dobbiamo cercare di conferire con una modifica costituzionale maggior potere ad una minoranza che potrebbe pensare e volere un ulteriore danno dei tanti (gli esclusi che non vanno a votare) e a favore dei pochi (i vincenti che hanno i soldi)? potenti attuali o futuri che magari guardano o potrebbero guardare con favore alle guerre o ai cibi “nuovi” o alle intelligenze artificiali come già accade? Chi ci garantisce che per dieci anni l’inamovibile maggioranza futura di qualunque colore sia, non ceda alle lusinghe dei signori della guerra o dei signori del pianeta?
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