di Francesco Scorrano

Secondo le stime preliminari rilasciate dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), nel mese di marzo 2024, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), esclusi i tabacchi, ha registrato un modesto aumento dello 0,1% su base mensile e dell’1,3% su base annua. Questo rappresenta un incremento rispetto allo 0,8% dell’anno precedente.

L’accelerazione del tasso d’inflazione è principalmente attribuibile all’attenuazione della diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati e regolamentati, insieme alla crescita dei Servizi relativi ai trasporti. Tuttavia, si è verificato un rallentamento nei prezzi dei Beni alimentari non lavorati e dei Tabacchi.

L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, è aumentata leggermente passando da +2,3% a +2,4%, mentre quella al netto dei soli beni energetici è scesa da +2,6% a +2,5%.

Sebbene i prezzi dei Beni alimentari, della cura della casa e della persona abbiano rallentato su base tendenziale, l’aumento congiunturale dell’indice generale riflette principalmente la crescita dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti, dei Beni alimentari lavorati e dei Beni energetici regolamentati.

L’inflazione acquisita per il 2024 è del +0,6% per l’indice generale e del +1,3% per la componente di fondo. Secondo le stime, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato un aumento del 1,2% su base mensile e dell’1,3% su base annua.

Fonte dei dati

 


FOTO: di Freepik

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