Bruxelles avvia procedura sul deficit per alcune nazioni Europee
di Francesco Scorrano
La Commissione europea ha annunciato, mercoledì 19 giugno, la proposta di avviare una procedura per disavanzo eccessivo nei confronti di sette Stati membri, tra cui l’Italia. Questa decisione, che sarà presentata al Consiglio nel mese di luglio, segna il ritorno dell’UE all’applicazione rigorosa delle regole di bilancio dopo la sospensione dovuta alla crisi economica causata dalla pandemia.
Nonostante i progressi fatti, l’Italia continua a mostrare vulnerabilità macroeconomiche, sebbene abbia ridotto parte della loro problematica economica negli ultimi anni. La Commissione europea, dopo aver consultato i pareri dei direttori dei tesori nazionali, ritiene che l’apertura di una procedura per deficit eccessivo sia “giustificata” per questi paesi.
A differenza delle precedenti occasioni, Bruxelles non ha ancora specificato l’entità delle correzioni di bilancio necessarie dal 2025 per ridurre i deficit nazionali. Nel 2023, il disavanzo dell’Italia era del 7,4% del PIL. Le nuove regole di bilancio impongono ai paesi con un deficit eccessivo di presentare un piano pluriennale di risanamento delle finanze pubbliche entro il 20 settembre. La Commissione europea fornirà indicazioni precise sull’ammontare dell’aggiustamento annuale necessario solo in autunno.
Nel 2023, il debito pubblico italiano era pari al 137% del prodotto interno lordo. Oltre all’Italia, la procedura per deficit eccessivo coinvolge anche Francia, Belgio, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia. Alcuni paesi, come l’Estonia, non sono stati inclusi nonostante un deficit del 3,4% del PIL nel 2023, grazie alla considerazione di fattori rilevanti come gli investimenti militari.
La Commissione europea ha inoltre valutato la situazione macroeconomica di 12 paesi membri, con Spagna, Francia e Portogallo che sono usciti dalla procedura per squilibrio macroeconomico.
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