Carrara ospita un’esposizione che celebra l’evoluzione dell’arte italiana dall’alba dell’era moderna. La mostra, intitolata “Belle Époque. I pittori italiani della vita moderna”, sarà visitabile a Palazzo Cucchiari dal 29 giugno al 27 ottobre, offrendo un viaggio attraverso cinquant’anni di storia dell’arte. Circa 90 opere tra dipinti, acquerelli, pastelli e sculture, realizzate tra il 1864 e il 1917, testimoniano i fermenti, i talenti e i capolavori di un periodo di grande trasformazione artistica e sociale.

All’indomani dell’Unità d’Italia, gli artisti italiani cercano nuovi linguaggi che superino le tradizionali scuole regionali e riflettano lo spirito della modernità incipiente. La mostra include opere dei Macchiaioli, come Giovanni Fattori e Silvestro Lega, simbolisti come Gaetano Previati, e divisionisti come Giuseppe Pellizza da Volpedo. Si esplorano inoltre le ricerche di artisti come Giuseppe De Nittis e Federico Zandomeneghi, legati agli ambienti parigini, le atmosfere sofisticate di Vittorio Corcos e Giovanni Boldini, e le prime audaci opere di Giacomo Balla, che prefigurano l’avvento del Futurismo.

Curata da Massimo Bertozzi, l’esposizione è suddivisa in sette sezioni, ognuna delle quali esplora un aspetto diverso di questo periodo variegato. La sezione “Tempi moderni” mostra come la città e i suoi nuovi scenari diventino un soggetto amato dai pittori, che ritraggono non solo le campagne ma anche le strade, le piazze, i parchi e i giardini pubblici. “Casa e famiglia” ci introduce nell’intimità degli ambienti domestici, tra nuovi stili di vita e l’eleganza dei salotti più esclusivi, mentre “Il paradiso delle signore” indaga le trasformazioni dell’immagine della donna, la moda, la famiglia e la mondanità. Anche le classi più umili trovano spazio nella mostra, con opere che ritraggono la vita del popolo e il desiderio di evasione in mondi esotici, mistici o esoterici.

Il percorso espositivo si conclude con un panorama dell’evoluzione artistica che, abbandonando ogni pretesa di naturalismo, apre la strada alla rivoluzione delle avanguardie. Una mostra che non solo celebra l’arte della Belle Époque, ma anche le profonde trasformazioni culturali e sociali di un’Italia in cambiamento.

Fonte e ulteriori informazioni

 


FOTO: di master1305 su Freepik

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