di Francesco Scorrano

L’Unione Europea torna a puntare i riflettori su Apple. Solo pochi giorni fa, l’azienda aveva annunciato che la sua nuova intelligenza artificiale, Apple Intelligence, non sarebbe arrivata in Europa nell’immediato a causa delle rigide regolamentazioni imposte da Bruxelles.

Non c’è stato tempo di analizzare appieno le ripercussioni di questa decisione, che una nuova notizia emerge dall’UE: la Commissione Europea ha avviato un’ulteriore indagine sul gigante di Cupertino. Secondo la Commissione, le regole dell’App Store potrebbero violare il Digital Markets Act (DMA), impedendo agli sviluppatori di app di indirizzare liberamente i consumatori verso canali alternativi per offerte e contenuti.

Inoltre, una nuova procedura di non conformità è stata avviata contro Apple per timore che i nuovi requisiti contrattuali per gli sviluppatori di app di terze parti e gli app store, inclusa la nuova Core Technology Fee, non garantiscano l’effettiva conformità al DMA. Questa indagine sembra una bocciatura degli sforzi di Apple, che da mesi cerca di adeguare i suoi sistemi operativi alle nuove normative europee. Da diversi mesi, Apple ha introdotto cambiamenti significativi, aprendo il suo ecosistema a sviluppatori e app di terze parti, un passo che la società californiana ha accolto con riluttanza, sottolineando in più occasioni che potrebbe compromettere la privacy e la sicurezza.

La decisione dell’UE di aprire un’indagine sulle modifiche apportate da Apple, che sembrano non soddisfare i regolatori di Bruxelles, è una doccia fredda per l’azienda, che sperava di aver raggiunto un compromesso. Invece, la Commissione richiede ulteriori modifiche e sforzi da parte di Apple, lasciando aperta la questione.

 


FOTO: di kstudio su Freepik

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Abilita le notifiche per non perderti nessun articolo! Abilita Non abilitare