La mostra “Street Art Revolution” si terrà nel Palazzo Tarasconi fino al 2 marzo 2025.

Tutti conosciamo i nomi dei più famosi street artist, ma sappiamo davvero come si è passati dai graffiti sulla metropolitana di New York ai murales di Banksy nelle città di tutto il mondo? Questo sarà esplorato, tappa dopo tappa, nella mostra Street Art Revolution, curata da Giuseppe Pizzuto con la Galleria Wunderkammern e sotto la direzione artistica di Luca Bravo, l’esposizione narra la storia di uno dei movimenti artistici più contemporanei e controversi, attraverso un viaggio tra i luoghi e gli artisti che hanno plasmato la sua identità globale.

Keith Haring, Banksy, Blek Le Rat, e Obey sono solo alcuni dei protagonisti di questa avventura che, come sottolineano gli organizzatori della mostra, ha reso l’arte accessibile a tutti, portando le opere sui muri delle città. Con tecniche innovative e messaggi provocatori, gli street artist sono riusciti a influenzare l’opinione pubblica, stimolare il dibattito e promuovere azioni collettive, affrontando temi come la giustizia sociale, le disuguaglianze economiche e l’oppressione politica.

Il percorso della mostra inizia con Andy Warhol, pioniere della Pop Art, che ha rappresentato una premessa fondamentale per lo sviluppo della Street Art. Con il concetto di riproducibilità e la visione dell’arte come provocazione, Warhol ha gettato le basi per molti artisti urbani, rendendo l’arte accessibile a tutti. Si prosegue con Keith Haring, i cui interventi nelle strade e nelle metropolitane di New York hanno trasformato questi spazi in luoghi di espressione artistica. Le sue opere, caratterizzate da figure stilizzate e messaggi sociali, sono diventate simboli di una nuova era artistica.

Restando sempre nella Grande Mela, si incontra JonOne, uno dei primi esponenti della graffiti art negli anni Ottanta, che ha portato i graffiti da Harlem a Parigi, dalla strada alla tela. Si arriva poi sulla scena europea, dove Blek Le Rat e successivamente Jef Aérosol hanno cambiato il volto delle città francesi con i loro stencil. Ma sarà Banksy a portare la stencil art dall’Europa all’attenzione globale, con opere che diventano immediatamente icone cariche di provocatori messaggi sociali.

Per tutte le info è possibile visitare il sito di Palazzo Tarasconi.

 


FOTO: di Freepik

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