di Francesco Scorrano

A causa della grave crisi demografica in corso, sarà difficile sostituire tutti quei lavoratori che non saranno più presenti quotidianamente nelle aziende. Di conseguenza, gli assegni pensionistici erogati dall’Inps sono destinati a superare gli stipendi degli operai e degli impiegati nelle nostre fabbriche e uffici, anche nelle aree del Centro e del Nord Italia, mettendo così a rischio la sostenibilità economica del sistema sanitario e previdenziale del Paese.

Dall’analisi del saldo tra il numero di occupati e le pensioni erogate nel 2022 emerge che la provincia più “sbilanciata” d’Italia è Lecce, con una differenza negativa di 97 mila unità. Seguono Napoli con -92 mila, Messina con -87 mila, Reggio Calabria con -85 mila e Palermo con -74 mila.

 


FOTO: di rawpixel.com su Freepik

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