di Francesco Scorrano

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana ha avviato un’indagine su Shein, il noto colosso cinese di moda online, accusato di pubblicità ingannevole riguardo ai propri standard di sostenibilità ambientale. Al centro dell’indagine è Infinite Styles Services, la società con sede a Dublino che gestisce il sito italiano del brand, sospettata di utilizzare dichiarazioni fuorvianti nelle sezioni “#SHEINTHEKNOW”, “evoluSHEIN” e “Responsabilità sociale” del proprio portale.

Secondo l’Antitrust, Shein promuoverebbe un’immagine di rispetto ambientale basata su affermazioni vaghe e confuse in tema di circolarità e consumo responsabile, spingendo così i consumatori, sempre più attenti all’impatto ecologico delle loro scelte, a fare acquisti sotto false promesse. Tale strategia è comunemente definita come “Greenwashing”, ossia l’uso di messaggi ecologici infondati per aumentare le vendite.

Il Codacons e altre associazioni di tutela dei consumatori, come Assoutenti e Adoc, hanno chiesto misure severe contro il marchio e persino un risarcimento per gli italiani che si sono sentiti ingannati. Assoutenti ha sottolineato che i messaggi promozionali di Shein potrebbero aver influenzato in modo scorretto le decisioni d’acquisto dei consumatori, chiedendo giustizia per chi ha acquistato sulla base di queste presunte dichiarazioni ingannevoli.

Shein ha dichiarato di essere pronta a collaborare con le autorità e di impegnarsi a rispettare le normative nei mercati in cui opera, garantendo trasparenza verso i propri clienti. Tuttavia, l’Autorità sottolinea che alcune informazioni fornite sulla collezione “evoluSHEIN”, dichiarata sostenibile, potrebbero essere incomplete o ingannevoli, omettendo dettagli sulla quantità reale di fibre riciclabili utilizzate e la non riciclabilità futura dei capi.

Inoltre, nonostante l’azienda enfatizzi il proprio impegno verso la decarbonizzazione, i rapporti sulla sostenibilità di Shein per il 2022 e il 2023 rivelano un aumento delle emissioni di gas serra, contraddicendo le dichiarazioni del brand.

L’indagine potrebbe portare a sanzioni severe se le accuse di Greenwashing verranno confermate.

 


FOTO: di Maude Frédérique Lavoie su Unsplash

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