Vittorio Veneto, la vittoria italiana che permise la nascita di Israele

di Giulia Reina
Il due novembre 1917  il primo ministro inglese Balfour assieme all’intero governo emanava la “Balfour declaration” indirizzata a lord Rothschild nella quale si dichiarava il favore del governo di sua maestà verso lo stabilimento in Palestina di una “casa” per la comunità ebraica sempre che nulla venisse intentato a danno dei nativi palestinesi.
Non diceva cosa sarebbe accaduto se quest’ ultima condizione non fosse stata rispettata. Quindi si trattava di una intesa tra gentiluomini che nella intenzione espressa da chi l’aveva intuita e proposta (Rothschild) doveva essere una innocua dichiarazione e non certo un trattato con annessi e connessi, come le penalità, arbitrato, ecc.ecc.
Come mai il governo britannico decise di accettare queste richieste un po’ inusuali della comunità ebraica e che erano vecchie di vari mesi? Come mai il movimento sionista voleva questa dichiarazione così semplice e quindi ambigua?
La risposta si può cercare e trovare nel fatto che dopo mesi e anni di relativa stasi sul fronte occidentale in quel momento il fronte italiano sembrava essere crollato dopo che anche quello russo non aveva retto al confronto con l’esercito tedesco. Inoltre in Russia i bolscevichi stavano iniziando una loro guerra civile per prendere il potere che era stato dello Zar. La disfatta di Caporetto (che poi è stata la disfatta della gestione piemontese della intera guerra, battaglia e ritirata) e i successivi bollettini davano -agli occhi dei generali alleati- l’Italia per spacciata. Quindi la guerra era persa a sentire il parere degli strateghi anglo francesi che mai avrebbero scommesso un centesimo sulla possibilità di tenuta del fronte sul Piave.
Probabilmente questo indusse il governo inglese ad aprire alle richieste ebraiche anche se non si sa in cambio di cosa. Peraltro il governo concedeva molto poco di una terra che era in quel momento ancora dell’impero ottomano che era alleato di quello tedesco. Se la guerra non si vinceva quella dichiarazione sarebbe stata carta straccia. Ma se si vinceva gli ebrei avrebbero avuto una loro dimora; poi ne avrebbero fatto e ne faranno quello che oggi sappiamo.
In soldoni possiamo dire che la vittoria degli italiani a Vittorio Veneto al comando del napoletano Diaz ha regalato al popolo ebraico la propria casa che da millenni non avevano avuto; ma il ringraziamento è andato all’ impero britannico.
Adesso ci chiediamo, dopo che gli impegni assunti nella Balfour declaration sono stati rispettati dagli inglesi e loro alleati, se anche gli ebrei non debbano rispettare i propri. La stessa costituzione dello stato di Israele non sarebbe stata possibile senza quella declaration e senza il conseguente suo rispetto da parte alleata e senza il sacrificio della vita di tanti italiani specie meridionali che hanno materialmente costruito la vittoria nella prima guerra mondiale che MAI anche gli alleati di allora hanno voluto riconoscere al coraggio, ardimento, generosità dei soldati e comandanti italiani e specialmente meridionali. Meridionale era il Capo del governo, meridionale era il comandante supremo, meridionale era l’ardimento di D’Annunzio, meridionale era il creatore della leggenda del Piave che riscaldò i cuori di quelli che non erano che i ragazzi del ’99…
Figlio diretto anche se inconsapevole di quello sforzo e di quel sacrificio fu l’inizio del processo che ha portato alla situazione mediorientale odierna. Qualcuno si chiede se non sarebbe stato meglio perdere la guerra. Forse il successivo coinvolgimento americano avrebbe determinato ugualmente la vittoria… oppure no… certo è che l’attuale situazione non era nei voti e nelle intenzioni di nessuno. Certo è che chi ha materialmente costruito queste condizioni favorevoli al popolo ebraico e cioè le potenze europee e segnatamente quelle vincitrici ne sono uscite indebolite e dissanguate umanamente e finanziariamente. Certo è che il rispetto del Diritto e degli impegni assunti ha consentito la costruzione della casa degli ebrei mentre oggi calpestare il Diritto (quello sostanziale e quello formale) può portare all’imbarbarimento della vita in tutto il mondo.
Il Diritto permette di costruire mentre la barbarie distrugge. Meditate gente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Abilita le notifiche per non perderti nessun articolo! Abilita Non abilitare