Etruschi del novecento
È stata presentata in anteprima la mostra “Etruschi del Novecento,” che si terrà in due diverse sedi e momenti: al MART di Rovereto dal 7 dicembre al 16 marzo 2025, e alla Fondazione Luigi Rovati di Milano dal 2 aprile al 3 agosto 2025.
L’iniziativa rappresenta una collaborazione tra il museo trentino, presieduto da Vittorio Sgarbi, e il museo privato della Fondazione Rovati, noto per la sua preziosa collezione di manufatti etruschi acquisiti sul mercato antiquario.
Questa operazione intende promuovere una cultura aperta al collezionismo privato, mettendo in luce come, in passato, questo abbia spesso svolto un ruolo cruciale nel preservare opere d’arte e reperti archeologici.
È anche un’opportunità per sottolineare il contributo che i musei privati possono offrire nella valorizzazione delle proprie collezioni, collaborando con istituzioni di rilievo nazionale. Questo si inserisce nel più ampio dibattito sulla regolamentazione della proprietà delle collezioni archeologiche private.
Dalla sede prestigiosa della Fondazione Rovati in Corso Venezia, l’attenzione è rivolta al popolo etrusco, noto per il suo enigmatico rapporto con la morte e l’aldilà.
Gli Etruschi continuano a esercitare un fascino ineffabile sugli artisti del Novecento.
Le esposizioni, curate da Lucia Mannini, Anna Mazzanti, Giulio Paolucci e Alessandra Tiddia, hanno l’obiettivo di riportare alla ribalta l’“etrusco-mania” che ha influenzato vari periodi dell’arte del Novecento.
Artisti italiani e internazionali, da D’Annunzio a Mario Schifano, sono stati affascinati dalla modernità della civiltà etrusca, culminando nella creazione di opere come la monumentale “Chimera” di Schifano, realizzata nel 1985 per l’Anno degli Etruschi a Firenze.
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