La speranza nell’arte di Chagall
La Crocifissione bianca di Marc Chagall inaugura a Roma uno spazio museale di grande rilievo. Non è solo un dipinto: è un frammento luminoso, simile a un cristallo spezzato durante la tragica Notte dei Cristalli, tra il 9 e il 10 novembre 1938, che segnò l’inizio della violenza antisemita nella Germania nazista. Quel cristallo, raccolto dall’anima poetica di Chagall, si è trasformato in una tela in cui colori e dolore si fondono per diventare simbolo di un’epoca travagliata, un secolo scosso da follie e tragedie.
L’opera, esposta per la prima volta nella capitale in occasione delle celebrazioni del Giubileo, sarà visibile fino al 27 gennaio, a Palazzo Cipolla. La scelta di collocarla in uno spazio “laico” anziché in una chiesa è significativa: permette a chiunque di accostarsi al messaggio di speranza trasmesso dal raggio di luce che squarcia il grigiore del mondo rappresentato nella tela.
Questa esposizione inaugura anche il Museo del Corso – Polo Museale, un nuovo centro culturale che unisce Palazzo Cipolla e Palazzo Sciarra Colonna, dando accesso alla collezione permanente di capolavori di artisti come Pompeo Batoni, Pietro da Cortona, Caspar van Wittel, Giacomo Balla e Lucio Fontana. Inoltre, l’archivio storico della Fondazione e un programma di mostre temporanee completano l’offerta.
Dopo Chagall, la programmazione prevede una mostra dedicata a Pablo Picasso (27 febbraio – 29 giugno 2024) e un’altra su Salvador Dalí (4 ottobre 2025 – 25 gennaio 2026). Il Polo Museale, promosso dalla Fondazione Roma, si sviluppa attraverso due edifici di grande valore storico e architettonico lungo la celebre via del Corso, arricchendo la città di un nuovo spazio per l’arte e la cultura.
L’ingresso alla mostra è gratuito, offrendo a tutti l’opportunità di scoprire un’opera che illumina le tenebre con un messaggio universale di resilienza e amore.
FOTO: di Kind and Curious su Unsplash
