di Canio Trione

L’ultimo giorno di febbraio 2025 è stato reso noto un DDL sul futuro del nucleare in Italia. Questo governo che in tantissimi hanno salutato come un miglioramento rispetto ai precedenti sembra aver deciso per il nucleare. Una questione annosa voluta da sempre dai cosiddetti “poteri forti” e da molte maggioranze parlamentari; ma mai ha avuto seguito per la sua impopolarità vera e/o presunta.
Mentre in moltissimi nel resto del mondo attendono trepidanti che le centrali esistenti si estinguano per vetustà, mentre ci indebitiamo per centinaia di miliardi di PNRR per rilanciare l’economia, mentre sappiamo che la maggior parte degli italiani non hanno i LEP (servizi essenziali) per scarsezza di soldi, … dobbiamo trovare i miliardi per dotarci di tali impianti. La gente comune non è così stupida da non conoscere queste cose e farsi le relative domande.
Naturalmente si tratta -almeno a detta degli “esperti”- di tecnologia ” sicura” come lo era quella di Chernobyl o di Fukushima o decine di altre…per gli “esperti” di allora.
Dove sarà collocato? Dove i sindaci faranno richiesta e se nessuno lo chiederà lo si deciderà a Roma anche in deroga ad ogni regolamento edilizio, urbanistico o altro esistente … cioè se vuoi una veranda sul balcone di casa passi le pene della burocrazia… mentre se vuoi fare una centrale nucleare puoi farla dove vuoi senza chiedere permesso a nessuno. Naturalmente alcuni stanno brigando per farlo al sud ormai spopolato e quindi “luogo di nessuno” e privo di futuro.
Come si farà questa centrale e -riteniamo- le altre successive? Secondo termini temporali indicati oggi ed imperativi per tutti.
Il referendum con il quale è stato bocciato il nucleare? Lo dimentichiamo? Il contesto è differente quindi non vale.
Ne facciamo un altro? Neanche per idea . Perché? Non si sa, forse non interessa il parere degli italiani?
Cioè se il governo vorrà si farà e basta.
Ma se il popolo (per esempio quello che non è andato a votare) non è d’accordo come potrà esprimersi?
Conviene chiederselo.
Abbiamo biasimato la sinistra per aver ritenuto di sapere -essa- meglio di noi cosa sia meglio per noi in molti campi e quindi di ritenere -essa- di avere il diritto di aggirare le indicazioni elettorali; e adesso con la destra non è lo stesso?
Tralasciamo di commentare le indicazioni sulla necessità di tale energia nonché delle ricadute economiche di tale scelta; evitiamo di ricordare che tale impianto diviene “sensibile” militarmente; non sottolineiamo la concentrazione ulteriore di potere discendente dall’esistenza di tale potenzialità produttiva; quindi rinunziamo di entrare nel merito che porterebbe a riscontrare come il modello di economia meramente “quantitativa” e quindi consumistica che stiamo vivendo e che è ispiratrice della sinistra lo è anche della destra. Ma non possiamo non dire almeno che ci sono altre priorità prima e più dell’energia nucleare come la denatalità che è una tragedia nazionale e storica e che necessita di investimenti significativi. Rinunziamo anche a ricordare che il Sud sta già sacrificando il proprio paesaggio per fornire energia al nord senza contropartite e quindi se stanno pensando di collocare tali impianti al sud sarebbe veramente una beffa e un monumento alla neo colonizzazione.
Noi ribadiamo però che visto che la sinistra ormai rappresenta una frazione minoritaria della popolazione è necessario che la destra per governare non lo faccia solo grazie alla implosione elettorale e culturale della sinistra ma debba reinventarsi una dottrina e una filosofia modernamente e altamente propositiva liberandosi definitivamente di quelle scorciatoie, l’autoritarismo e la tecnologia elevate al rango di “politica”, cui si ricorre quando non si sa cosa fare, dovremmo aver imparato oltre ogni ragionevole dubbio che sono pericolose.

FOTO: Reliquie postatomiche, Vincenzo Chiatante, 1999

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