Se la situazione non fosse comica sarebbe disastrosa! L’annuncio di Trump sui nuovi dazi ha avuto lo stesso effetto di un petardo in un pollaio affollato. Gli “economisti” sparano interpretazioni e ricette quanto meno strane; i politici, ancor peggio, è un po’ come se fossero privi di indicazioni dall’alto dei Poteri Forti internazionali e quindi pur sapendo delle intenzioni del Presidente Usa cascano dal pero e temono effetti apocalittici e si consultano tra di loro per capire se hanno capito bene e quindi cosa fare; le borse che ormai da decenni non rappresentano l’equilibrio spontaneo tra offerta e domanda vengono lasciate fluttuare liberamente per dimostrare la ostilità di Trump verso il bene comune (che sarebbe quello dei finanzieri che operano in borsa). La gente comune guarda questo teatrino e si chiede dove vuole andare a finire questo movimento.
Noi sappiamo che non accadrà niente di più grave di quello che ha portato la pandemia o la guerra Ucraina; solo i manager delle multinazionali dovranno preoccuparsi un po’ di questi esborsi di moneta cui non erano assuefatti. Come vadano le cose quella malattia gravissima che va sotto il nome di mondialismo comincia ad essere curata. I prezzi saliranno un po’ ove saranno pagati i dazi ma il crollo del petrolio e delle altre materie prime neutralizza da subito questo eventuale aumento di prezzi; il consumismo sfrenato del “usa e getta” financo degli elettrodomestici e delle automobili e delle case ha subito un alto là fermissimo a tutto vantaggio del rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri interni; il “crollo” delle borse altro non è che il salutare taglio dell’economia virtuale che potrebbe ricevere da questa correzione la necessaria mazzata definitiva; i governi dovranno tornare a pensare in termini di benessere nazionale e lasciar perdere certe mode prive di fondamento; è anche probabile che la correzione delle quotazioni venga rafforzata e “aiutata” dai centri di potere finanziari mondiali al fine di costringere Trump ad una figuraccia planetaria con un dietro front.. ma non possiamo credere che il tycoon non abbia messo nel conto anche questo.
Certo è che la ineluttabilità della filosofia mondialista ha subito un durissimo crollo a favore di un’altra filosofia che nessuno sembra neanche conoscere.
Al momento se, come dicono, la turbolenza è favorita da un potere occulto planetario come accaduto per la recente pandemia significa che la singolar tenzone tra mondialisti finanzieri di sinistra e sovranisti sostenitori dell’economia reale di destra è passata dalle parole ai fatti. Ed è da credere che questa sia la interpretazione più vicina alla realtà sia per la tattica attendista seguita fino ad oggi dalle sinistre di tutto il mondo, sia dalla natura idealista fino al fanatismo di costoro che utilizzano qualunque cosa pur di prevalere. Ma se quella turbolenza è vera e spontanea significa che veramente l’economia di plastica, quella nemica del contante, che ci impone intelligenze differentemente artificiali, che fomenta guerre tecnologiche, che crea ricchezze incalcolabili fatte di soldi per la gran parte stampati di recente,… potrebbe essere sul punto di implodere in un gran fracasso portata via da un alito di vento che si chiama Trump.
Vedremo!! nel frattempo è veramente comico assistere a questa esibizione planetaria di ignoranza economica.
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