Stanchezza sul lavoro? Impariamo dai giapponesi a ricaricare il cervello Ricercatori giapponesi ci insegnano come fare. Zen, Tai chi, yoga e respiro consapevole per un benessere a lungo termine

 

di Riccardo Guglielmi

cardiologo già primario di cardiologia Policlinio di Bari

Esiste un rimedio per la stanchezza durante l’attività lavorativa. Basta un piccolo esercizio aerobico, pedalare senza fatica su una cyclette, per ricominciare a star meglio. Non dovete più preoccuparvi se siete stanchi, esausti, scocciati, stufi da una routine lavorativa ripetitiva e poco creativa. Ricercatori giapponesi insegnano a ricaricare il cervello.

Keita Kamijo e Tyuji Abe, della Waseda University di Tokyo, hanno arruolato 28 uomini e hanno proposto loro di svolgere alcuni compiti che sfruttano la memoria lavorativa, quella che ci consente di ricordare e aggiornare le informazioni sui diversi progetti cui stiamo lavorando. Le persone coinvolte hanno usato la loro memoria lavorativa prima, subito dopo e 30 minuti dopo tre momenti di test eseguiti in tre giorni diversi. Sono stati divisi in 3 gruppi. Nel primo gli uomini si esercitavano semplicemente su una cyclette, nel secondo hanno dovuto svolgere un compito cognitivo stando seduti su una bicicletta, ma senza pedalare, nel terzo hanno unito le cose svolgendo un compito cognitivo mentre pedalavano.

I ricercatori hanno riscontrato miglioramenti su precisione e tempi di reazione, in definitiva effetti generali positivi, nel gruppo in cui era richiesto solo di pedalare. Coloro che pedalavano e contemporaneamente riflettevano hanno fatto registrare un affaticamento cognitivo. Per migliorare memoria e attenzione a breve termine, lavoro o scuola, è meglio limitarsi all’esercizio fisico senza aggiungere sforzi cognitivi. La ricerca giapponese dimostra che è sufficiente un piccolo esercizio fisico aerobico (cyclette, passeggiata veloce, corsetta, nuotata) per ricaricare il cervello e riprendere con più energia l’attività lavorativa o di studio.

Tante sono le evidenze scientifiche che dimostrano i benefici dell’attività fisica sulla capacità delle persone di pianificare, mantenere l’attenzione, ricordare e destreggiarsi tra diverse attività.  Un piccolo esercizio aerobico garantisce la ricarica cerebrale per un tempo limitato. L’obiettivo è raggiungere miglioramenti psico fisici a medio e lungo termine. Un grande aiuto è fornito da pratiche salutari come Tai chi, yoga e il meno noto respiro consapevole*, espressioni di esercizi cognitivi complessi che, se perduranti nel tempo e attuati con costanza, mettono l’individuo nella condizione di migliorare attenzione e cognizione a lungo termine.

*Il respiro consapevole è quella tecnica che aumenta l’ossigenazione cellulare e contribuisce in maniera determinante a miglioramento fisico e mentale. Secondo il grande mistico sufi Rumi, 1200, è “un respiro d’amore che ti conduce fino all’infinito”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Abilita le notifiche per non perderti nessun articolo! Abilita Non abilitare