Amarelli orgoglio italiano nel mondo
di Rocco Lombardi
Quante aziende italiane danno talmente tanto spazio all’orgoglio della tradizione?
Poche, troppo poche.
Si sente parlare di “Made in Italy” in maniera così inflazionata da averne quasi perso il valore.
Aziende storiche italiane vendute a cinesi, russi, coreani spagnoli, francesi. Quando si apre la confezione di un prodotto alimentare della cultura nostrana non si sa più se è tricolore, a stelle e strisce o con un puntino al centro.
In Calabria, una delle regioni più belle d’Italia, dove in molti amano trascorrere le vacanze, senza, tuttavia, soffermarsi sulle eccellenze del territorio, c’è un mito dell’industria dolciaria italiana che dal 1731 rallegra tutti con squisite liquirizie: la Amarelli di Rossano.
In realtà, come ci suggerisce il direttore Varricchio, le origini della famiglia Amarelli si perdono nel lontano Medioevo, allorquando un loro antenato forse conobbe addirittura Ugo da Pagani, altrimenti noto come Hugues de Payn, fondatore dell’ordine cavalleresco dei misteriosi Templari, come documentato in una lettera parte di una raccolta di manoscritti riguardanti la famiglia Amarelli e le nobili famiglie italiane imparentate con esponenti della famiglia.
Si tratta di copie autenticate da un notaio e collazionate nell’ottocento da un altro esponente della famiglia calabrese, Vincenzo Amarelli, che fu maestro di Luigi Settembrini (Napoli 1813 – Napoli 1876), importante scrittore e patriota italiano.
Insomma, la Amarelli è un’azienda che ha una storia gloriosa nel proprio brand.
Ma gode anche di un contesto turistico culturale di tutto rispetto: le acque cristalline dello Ionio, i monti della Sila, l’archeologia magnogreca e degli antichi Bruzi, la Rossano dei monasteri bizantini, dei calanchi e del Codex Purpureus Rossanensis, uno dei più antichi vangeli miniati esistenti, patrimonio dell’UNESCO.
Nello stabilimento della Amarelli tutto ha il sapore di questa natura e di questa cultura.
Le radici di liquirizia più pregiate vengono lavorate con la passione e l’orgoglio tramandato da intere generazioni e portano alla luce un prodotto di altissima qualità che può diventare un regalo originale e prezioso.
Inoltre, le nuove – vecchie (ossia vintage) confezioni in elegantissimi cofanetti, sono una “chicca” da offrire agli ospiti, magari in compagnia di un sorso dei deliziosi liquori, grappe o birre alla liquirizia, anche questi prodotti dalla Amarelli.
C’è persino il dentifricio alla liquirizia.
Ecco spiegato il successo di un’impresa che esporta in tutto il mondo. Ma c’è una cosa che ci ha fatto impazzire: l’azienda è orgogliosa proprietaria di un suggestivo museo, dove si può scoprire ogni segreto di una produzione centenaria, rimanendo a bocca aperta dinanzi alle meraviglie del passato e del presente.
I musei d’impresa salvaguardano il patrimonio identitario e promuovono la conoscenza del territorio. E la Calabria di oggi ha una straordinaria voglia di rilancio.