CARMINA VIRI – S2 – E1 – Il re è morto

CARMINA VIRI – Seconda Stagione

di Fulcanelli ©

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Il re è morto

17:00 31/12/2020 Bari

“E’ morto, e’ morto il 2020!”, almeno così si sta dicendo in Cina, che già festeggia il nuovo anno, ma da noi la convivenza con quest’epoca non è ancora terminata.
Sembrava ieri l’avvento di gennaio, le feste e i buoni propositi, come al solito scritti per essere dimenticati, l’immancabile diretta su Canale 5 trasmessa da Piazza Libertà in pieno centro con una folla e un’allegria incontenibile.
Dal 2 gennaio iniziarono le raccomandazioni sullo scrivere il “2020” per intero, non solo per evitare eventuali truffe, ma per ricordare a pieno quell’anno, quest’anno che senza volerlo è diventato davvero indimenticabile.
Il 7 gennaio 2020 le scuole e le università si ripopolano dopo le feste, ma per poco.

Esattamente un mese dopo, il 7 febbraio,  Bugo abbandona il palco dell’Ariston, lasciando Morgan e tutti i telespettatori di San Remo in un tragicomico dubbio, procreando un meme che sarebbe dovuto durare più a lungo.

Il 7 marzo 2020 le università e le scuole erano già chiuse da due giorni e l’incertezza del primo Lockdown aveva invaso l’animo di tutti dai più piccoli ai più grandi, dai presentatori della diretta di Canale 5 a al nipotino che stava festeggiando insieme a suo nonno e che ora lo può vedere solo in videochiamata.

Negozi, ristoranti, bar, cinema tutti chiusi per salvarci da una minaccia microscopica, quanto letale che ha trasformato quell’energia vitale dal 1 gennaio, in precauzioni e quarantene fiduciarie.

Il resto è storia e non serve raccontarlo.

Le spoglie di questo anno simmetrico sono state adagiate sulla sbarre di legno dell’imbarcazione, pronte ad essere infiammate allo scoccare della freccia infuocata chiamata mezzannote, mentre cene su Whatsapp e nuove dirette senza assembramenti faranno compagnia a tutti noi italiani.

Non so se essere dispiaciuto della scomparsa di questo 2020 che nel bene o nel male mi ha sopportato un anno intero, cosa per cui non lo biasimo, anzi forse ho pena per lui, perché non ha scelto le infamie che ha portato, dopotutto ambasciator non porta pena.

E mentre la mia famiglia, la mia nazione e nell’arco di poche ore l’intero piaeata avrà abbandonato questi 365 giorni, quel 2020 brucerà e questo funerale metaforico avrà inizio.

23:59:59 31/12/2020 Bari

La barca funeraria ormai in fiamme libera verso il cielo un fumo denso, carico di tutte le sofferenze le angoscie e la solitudine dell’umanità intera. Tutti convinti che una singola cifra di differenza possa rendere quest’anno, ormai presente, un periodo migliore.
Mentre il focolare si appresta a spegnersi ognuno agogna il ritorno alla normalità, che forse tra vaccini e buon senso potrà giungere prima del 2022.
Oggi Piazza Libertà è vuota, ma spero che fra un anno non lo sia più.

E’ morto il 2020, lunga vita al 2021.