Sfilata Schiaparelli a Parigi. Inferno o realtà?
di Giovanna Quaratino
Come specificato nell’Articolo di presentazione, “MOSTRAMI” è un consiglio, un opinione.
Per questo senza apparente filo continuo ciò che leggerai sono riflessioni, o meglio spunti
per riflettere insieme, per sviscerare ciò che l’apparenza nasconde. E come l’apparente sia
influente contro ogni pregiudizio o verso tutti i pregiudizi possibili.
Argomento sicuramente di forte dibattito in questi giorni è la sfilata Haute Couture
Schiaparelli – PE23 svoltasi a Parigi questo lunedì.
https://www.instagram.com/p/CnwfFxKN9rv/
https://www.instagram.com/schiaparelli/
A smuovere l’opinione pubblica sono state le riproduzioni delle teste di animali (ovviamente
finte) sugli abiti della storica casa di moda che dal 2019 è guidata da Daniel Roseberry.
Cos’è che disincanta così tanto le persone tanto da “urlare” o meglio scrivere sui social che è
un atto di promozione verso la caccia?
Facendo un passo indietro ciò che da sempre ispira la nascita delle collezioni di moda sono
delle ricerche, dei pensieri, delle letture, delle fotografie. E ciò che ogni brand vuole suscitare
è stupore, meraviglia, ma è contemplato il disprezzo?
“Purché se ne parli”, il cliché verso il quale tutti, ognuno di noi, tende a giustificarsi. Anche di
fronte ad attacchi privati e personali, da sempre l’uomo vede la forma di disprezzo del
prossimo come un mero attacco basato sull’invidia, sul peccato.
E’ dal peccato che Roseberry parte e trascina la sua collezione, dall’Inferno di Dante appunto,
dove il leone, la lupa e il leopardo altro non sono che la rappresentazione di orgoglio,
avarizia e lussuria.
Difatti nella Divina Commedia, quando Dante esce dalla selva oscura, dal peccato appunto, il
suo cammino viene ostacolato da tre animali: il leone, la lupa e la lonza.
Un messaggio quindi ben chiaro, tre mondi che si uniscono, almeno concettualmente, quello
del Paradiso, del Purgatorio e dell’Inferno. La coesistenza dei tre verso un equilibrio.
Il famoso filo sottile a cui si deve prestare attenzione per timore a volte di non “eccedere”
quanto fine può davvero essere affinché non desti commenti e opinioni negative?
Se al posto di teste di animali dalla manifattura ineccepibile (tanto da suscitare addirittura il
dubbio di essere vere) ci fossero stati dei peluche, le tastiere degli smartphone sarebbero state usate in egual misura?
PHcredit: Affreschi del Casino Massimo Lancellotti a via Boiardo