Lodovico Lipparini (Bologna, 1800-Venezia, 1856), Il conte Lodovico Widmann, 1799, olio su tela, cm 78,8 × 58 Collezione privata, Foto: Matteo De Fina, Venezia, 2023

di Francesco Scorrano

La Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro presenta un’opera di ricerca e ricostruzione straordinaria: la mostra “Il ritratto veneziano dell’Ottocento” che aprirà al pubblico dal 21 ottobre 2023 al 1 aprile 2024. I curatori Elisabetta Barisoni e Roberto De Feo hanno presentato il risultato di un lavoro intensivo di studio e documentazione durante l’anteprima dedicata alla stampa.
Questa mostra rappresenta un notevole sforzo sia dal punto di vista museografico che storico-artistico. In primo luogo, intende ricreare una mostra storica organizzata nel 1923 dal primo direttore di Ca’ Pesaro, Nino Barbantini. L’evento originale è rimasto celebre per due motivi principali: in primo luogo, ha contribuito a ristabilire l’importanza dell’arte veneziana dell’Ottocento, un periodo spesso sottovalutato; in secondo luogo, ha segnato l’inizio di una nuova era nella storia del museo di Venezia, trasformandolo da semplice collezione d’arte in un luogo espositivo attivo e critico.
La mostra attuale fa eco all’evento di cento anni fa, e i curatori hanno riscoperto ben 166 opere di 52 artisti presenti nella mostra originale, che includeva in totale 241 opere. Inoltre, hanno effettuato importanti riattribuzioni, identificando 11 nuovi autori e aggiornando le schede scientifiche relative a 279 opere di 60 artisti. Questo risultato è stato ottenuto grazie alla collaborazione di una rete di studiosi, conservatori e ricercatori di tutto il territorio.

Francesco Hayez (Venezia, 1791-Milano, 1882), Venere che scherza con due colombe (La ballerina Cecilia Chabert), 1830, olio su tela, cm 183 × 137, Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto

La mostra offre una straordinaria collezione di ritratti che meritano sicuramente una visita a Ca’ Pesaro. Tra le opere più interessanti spiccano i capolavori di Francesco Hayez. Tuttavia, sono state riunite numerose opere di autori meno noti, come Molmenti, Grigoletti, Schiavoni e Lipparini, che rappresentano testimonianze preziose della società veneziana dell’Ottocento.
In questo periodo storico, Venezia fu conquistata e successivamente restituita da Napoleone a Vienna, vivendo sotto il dominio austro-ungarico fino all’Unità d’Italia.

La mostra offre un vasto patrimonio di immagini che ritraggono famiglie, intellettuali, artisti, patrioti e altre figure chiave che hanno dato vita a Venezia e al Veneto durante quegli anni. Queste opere sono una delicata memoria di un passato glorioso che, tra una tela e l’altra, sembra ancora sprigionare un tenue ricordo. Ci ricordano che la speranza può essere coltivata tramite la storia e che la memoria è un tesoro che va preservato, amato e ricostruito quando necessario.

(https://capesaro.visitmuve.it/)

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