L’Impatto dei Social e dell’Intelligenza Artificiale sul Giornalismo
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di Ermes Strippoli
Il ruolo delle big tech nella mediazione dell’informazione ha avuto un impatto significativo sul giornalismo negli ultimi vent’anni, con influenze dirette e indirette che stanno plasmando la sua evoluzione. La crescente dipendenza dalle piattaforme online, come social e motori di ricerca, ha cambiato radicalmente la fruizione delle notizie, con un’algoritmo influenzato dalle big tech che determina la visibilità e il pubblico delle notizie, incidendo anche sui ricavi pubblicitari delle testate giornalistiche.
La stretta interconnessione tra giornalismo e piattaforme ha portato a una perdita progressiva del contatto diretto tra giornali e lettori, influenzando la gerarchia delle notizie e altri elementi tradizionali del fare informazione. Questa dipendenza ha reso i giornali vulnerabili e ha contribuito all’erosione del loro valore economico, sia in termini di pubblicità che di pubblico.
La strategia di alcune piattaforme, come Facebook, nel de-prioritizzare i contenuti giornalistici professionali ha generato un aumento della disinformazione e ha diminuito l’importanza dei giornali sui social. Inoltre, l’influenza di Google sulla SEO ha reso il traffico giornalistico dipendente dai cambiamenti continui degli algoritmi, con prospettive incerte per il futuro.
L’introduzione dell’intelligenza artificiale, con l’uso di chatbot avanzati, ha sollevato preoccupazioni tra gli editori, temendo che questi possano fornire risposte dirette senza la necessità di visitare i siti giornalistici. Tuttavia, la complessità del rapporto tra intelligenza artificiale e giornalismo rimane ancora poco chiara.
Il rapporto sottolinea che le iniziative attuali, come la Google News Iniziative, non sono sufficienti a garantire la sopravvivenza dei giornali e della libertà di stampa. Suggerisce interventi normativi, come sussidi statali ai giornali e una tassazione più equa per le big tech, nuovi modelli di copyright e licensing dei contenuti, e una maggiore trasparenza degli algoritmi.
La conclusione sottolinea la necessità di affrontare gli squilibri strutturali fondamentali del giornalismo contemporaneo e di impedire alle piattaforme tecnologiche di dominare ulteriormente l’industria dell’informazione. La soluzione richiederà probabilmente un impegno congiunto da parte dei legislatori, delle piattaforme e della stessa stampa per innovare e garantire la sostenibilità a lungo termine del giornalismo.