ArcelorMittal: Difficoltà Finanziarie mettono a rischio Stipendi e Tredicesime per 4mila Lavoratori dell’Indotto
di Francesco Scorrano
Le preoccupazioni crescono nell’ambito dell’indotto ex Ilva a Taranto, dove le aziende, in una lettera aperta inviata ai sindacati, segnalano che AdI (Acciaierie d’Italia, 62% ArcelorMittal e 38% Invitalia) non ha saldato le fatture per oltre 155 milioni di euro, di cui 70,9 milioni già scaduti.
La situazione finanziaria critica di AdI, dovuta alla mancanza di liquidità e al rifiuto del socio privato di sottoscrivere un aumento di capitale, pone 4mila lavoratori dell’indotto in una difficile posizione. La prospettiva di non ricevere stipendi e tredicesime per il periodo natalizio è una realtà imminente. L’Associazione Indotto e General Industries (AIGI) ha emesso un grido d’allarme, evidenziando le difficoltà delle imprese metalmeccaniche nel far fronte agli oneri fiscali e previdenziali, nonché al pagamento degli stipendi e della tredicesima. Gli appelli al management di AdI e alle autorità competenti sono rimasti senza risposta, aggravando ulteriormente la situazione.
Le richieste dell’AIGI comprendono la possibilità di rientrare delle somme scadute, considerando la mancanza di prospettive lavorative e l’assenza di ordini programmati per il futuro. La drammatica condizione delle imprese dell’indotto è accentuata dalla scadenza imminente delle fatture, alcune delle quali possono essere soggette a sequestro conservativo da parte dei creditori.
Il 22 dicembre è una data cruciale, con un’assemblea che potrebbe delineare decisioni drastiche, tra cui il commissariamento o la necessità di nuove risorse finanziarie. Il governo è chiamato a intervenire entro breve per evitare possibili conseguenze industriali e sociali. La questione si presenta come una vera e propria corsa contro il tempo per salvaguardare la stabilità del polo siderurgico e proteggere i posti di lavoro a Taranto.
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