Trentadue straordinarie fotografie in bianco e nero di ampio formato prendono vita in un dialogo epico con le magnifiche opere di Antonio Canova, esposte nell’Ala Gemin della rinomata Gypsotheca di Possagno. Queste immagini, catturate dallo sguardo sensibile del fotografo Luigi Spina, trasmettono l’essenza creativa del grande scultore del marmo. In esse, l’attimo magico in cui l’idea si trasforma in forma e gesso viene immortalato, rivelando il genio che si confronta con la materia, cercando di plasmarla e darle vita.
Il progetto “Canova. Quattro Tempi”, suddiviso in quattro racconti, prende vita dal 20 aprile al 29 settembre presso la Gypsotheca. Frutto di quattro anni di lavoro, questo progetto ha dato vita a altrettante pubblicazioni, accompagnate dai testi di Vittorio Sgarbi, edite da 5 Continents Editions. Spina, con il suo sguardo contemporaneo sul neoclassicismo, guida i visitatori attraverso la densità del gesso, enfatizzando dettagli e posture delle sculture. Le sue interpretazioni affiancano i gessi originali di Canova, offrendo una visione fresca e attuale delle opere d’arte. “Le mie foto mirano a rivendicare la contemporaneità del classico”, afferma Spina. “Desidero far emergere il carattere intramontabile delle opere di Canova, trasmettendo il loro significato attraverso una lente moderna.” La direttrice Moira Mascotto annuncia che queste opere diventeranno parte del patrimonio del Museo di Possagno, con l’obiettivo di sviluppare nuovi progetti espositivi in collaborazione con istituzioni museali nazionali e internazionali. Il progetto “Canova. Quattro Tempi” diventa così un ambasciatore del genio canoviano, stimolando nuove collaborazioni e diffondendo la bellezza delle opere del grande scultore.
La mostra sarà aperta dal martedì al venerdì, dalle 9.30 alle 18, e il sabato, la domenica e i festivi dalle 09.30 alle 19. Si consiglia di arrivare almeno un’ora prima della chiusura.
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