di Francesco Scorrano

Secondo un recente rapporto congiunto di Federdistribuzione, Pwc e Adapt, il numero degli occupati nel settore della distribuzione moderna e organizzata è salito a 440.000 tra il 2018 e il 2022, segnando un incremento del 7%. Le donne costituiscono il 62,6% della forza lavoro e i contratti part-time rappresentano il 44%. Il turnover annuale è aumentato di 5 punti percentuali, raggiungendo il 13,3%. Crescono anche gli investimenti in formazione, uno dei tratti distintivi del settore, come evidenziato dall’ultimo rinnovo del contratto di lavoro tra Federdistribuzione e i sindacati Filcams, Fisascat e Uiltucs.

Il Numero degli Occupati
Il rapporto sul mercato del lavoro, presentato al Cnel con la partecipazione di istituzioni e sindacati, mostra che il numero degli occupati nel settore è cresciuto a 440.000, con un aumento del 7% rispetto al periodo 2018-2022. Ogni azienda associata investe in media 1,4 milioni di euro all’anno in formazione e ogni dipendente dedica 22,4 ore ai corsi di specializzazione. La maggior parte dei lavoratori, il 91%, è impiegata nella rete di distribuzione, mentre il restante 9% lavora nelle sedi aziendali. Il settore è caratterizzato da una prevalenza di donne, che costituiscono il 58% della forza lavoro, e da una forte incidenza di contratti a tempo indeterminato, che rappresentano l’86% del totale. I contratti part-time sono in lieve crescita, attestandosi al 44%.

Le Sfide del Mercato del Lavoro
Negli ultimi anni, le aziende della distribuzione hanno dovuto affrontare un mercato del lavoro complesso, con difficoltà particolari nell’attrarre giovani talenti. Attualmente, l’82% delle aziende considera l’attrazione e la gestione del personale come una priorità. Le strategie adottate includono la formazione (71%), la possibilità di crescita interna (68%) e l’attenzione all’ambiente di lavoro e al trattamento economico (61%).

I Profili più Ricercati
Nel 2024, il 90,3% delle ricerche di personale riguarderà i servizi operativi. In particolare, il 61,6% delle posizioni aperte sarà per addetti alle vendite, il 14,3% per specialisti del settore alimentare, il 3,5% per caporeparto e una percentuale analoga per store manager.

L’Invecchiamento della Forza Lavoro
Un’altra criticità del settore è il progressivo invecchiamento dei lavoratori, che riflette l’andamento demografico nazionale. Gli over 50 rappresentano oggi il 23,9% degli occupati nel settore, un aumento di oltre 5 punti percentuali dal 2018. Gli under 30 costituiscono il 19,5%, mentre i lavoratori tra i 30 e i 50 anni sono il 56,7%.

Il Turnover Elevato
Il turnover nel settore ha raggiunto il 13,3% nel 2022, rispetto all’8,2% del 2021. Il 64% delle aziende ha registrato un forte aumento del turnover. Buttarelli interpreta questo trend come un cambiamento post-pandemia nei valori personali, con motivazioni principali legate alla conciliazione tra vita privata e professionale (83%), ai ritmi e ai tempi di lavoro (61%) e all’organizzazione del lavoro (33%).

Con questi dati e previsioni, il settore della distribuzione si prepara ad affrontare le sfide future, puntando su innovazione, formazione e una gestione del personale sempre più attenta alle esigenze dei lavoratori.

Ricerca: Federdistribuzione

 


FOTO: di pressfoto su Freepik

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