Regolamentazione dell’intelligenza artificiale: un panorama italiano, europeo e internazionale

di Ermes Strippoli

Le normative sull’intelligenza artificiale (AI) stanno evolvendo rapidamente per garantire un uso responsabile e trasparente di questa tecnologia. In Italia, Europa e a livello internazionale, gli approcci legislativi cercano di bilanciare innovazione, protezione dei diritti e sicurezza.

Normativa Italiana

In Italia, il Piano Strategico sull’Intelligenza Artificiale 2022-2024 stabilisce obiettivi per migliorare la competitività tecnologica. Il piano si focalizza su investimenti nella ricerca, attrazione di talenti, adozione di AI nei settori pubblici e privati, e formazione di nuove competenze digitali. È stato sviluppato congiuntamente dai Ministeri dell’Università, dello Sviluppo Economico e della Transizione Digitale per allinearsi con le direttive europee e mantenere il paese competitivo nel contesto globale.

Inoltre, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) coordina le attività di standardizzazione e conformità alle normative europee, monitorando le applicazioni tecnologiche per assicurare trasparenza e sicurezza nei servizi pubblici e privati.

Normativa Europea

A livello europeo, il Regolamento sull’Intelligenza Artificiale (AI Act), approvato nel marzo 2024, è il primo quadro legislativo completo al mondo sull’AI. Questo regolamento classifica i sistemi AI in base al livello di rischio (alto, medio o basso) e stabilisce requisiti stringenti per i sistemi di alto rischio, come quelli utilizzati in ambiti sanitari o giudiziari. Sono vietate applicazioni considerate intrinsecamente dannose, come la sorveglianza biometrica massiva.

Il regolamento introduce anche obblighi di trasparenza per gli sviluppatori, norme per proteggere i diritti fondamentali e sanzioni per chi non si conforma. Si applica a tutte le aziende, europee e non, che operano nel mercato dell’Unione.

Normativa Internazionale

A livello globale, non esiste ancora una normativa unificata, ma diverse organizzazioni internazionali, come l’ONU e l’OCSE, promuovono linee guida etiche. L’OCSE, ad esempio, ha pubblicato i Principi per l’AI nel 2019, che includono trasparenza, responsabilità e sostenibilità. Anche l’UNESCO ha sviluppato una raccomandazione sull’etica dell’AI, sottolineando il rispetto dei diritti umani e la necessità di prevenire disuguaglianze.

Paesi come gli Stati Uniti e la Cina adottano approcci diversi: gli Stati Uniti si concentrano su standard tecnologici volontari, mentre la Cina ha implementato normative più rigide per controllare l’uso dell’AI, specialmente nei settori sensibili.

Fonti: AI4Business, EUR-Lex, e AgID.

 


FOTO: di xb100 su Freepik

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