di Ermes Strippoli

Nel terzo trimestre del 2024, le esportazioni italiane hanno mostrato andamenti diversi a seconda delle aree del Paese. Il Nord-ovest e il Centro hanno registrato leggeri segnali di crescita, mentre il Nord-est ha subito un calo, e la contrazione è stata particolarmente marcata al Sud e nelle Isole.

Considerando i primi nove mesi dell’anno, le esportazioni nazionali sono diminuite dello 0,7% rispetto all’anno precedente. Le vendite all’estero sono calate in quasi tutte le aree, con il Centro come unica eccezione, grazie a un aumento delle esportazioni di gioielli e prodotti farmaceutici, soprattutto dalla Toscana e dal Lazio. In contrasto, il forte calo delle esportazioni di prodotti farmaceutici dalle Marche e di autoveicoli da Piemonte e Basilicata ha pesato significativamente sul risultato nazionale.

Alcune regioni hanno evidenziato situazioni particolarmente critiche, come la Basilicata, le Marche e la Liguria, dove l’export è crollato. D’altra parte, regioni come la Calabria, la Toscana, il Molise e la Valle d’Aosta hanno registrato crescite rilevanti, trainando in parte la performance complessiva.

A livello internazionale, il calo delle esportazioni verso Cina, Belgio, Stati Uniti e Svizzera ha rappresentato un ostacolo importante. Tuttavia, la crescita delle vendite della Toscana verso la Turchia e altri mercati, insieme all’incremento dell’export dalla Campania e dal Lazio, ha contribuito a compensare, almeno in parte, i dati negativi.

Questi risultati evidenziano una ripresa disomogenea, con alcune aree e settori in forte difficoltà, mentre altre mostrano segnali di resilienza e crescita. Il futuro dipenderà dalla capacità di sostenere le eccellenze regionali e affrontare le criticità strutturali che frenano alcune aree del Paese.

Fonte dei dati

 


FOTO: di Freepik

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