di Francesco Scorrano

Secondo gli ultimi dati dell’ISTAT, le vendite al dettaglio registrano una flessione a gennaio 2025, con una diminuzione sia in valore (-0,4%) che in volume (-0,6%).
Il calo riguarda sia i beni alimentari (-0,3% in valore e -0,5% in volume) sia quelli non alimentari (-0,5% in valore e -0,7% in volume).

Nel trimestre novembre 2024-gennaio 2025, il trend congiunturale mostra una lieve riduzione delle vendite al dettaglio dello 0,1% in valore e dello 0,5% in volume.
In questo periodo, le vendite dei beni alimentari crescono dello 0,4% in valore ma scendono dello 0,6% in volume, mentre i beni non alimentari segnano un calo sia in valore (-0,2%) che in volume (-0,3%).

Su base annua, a gennaio 2025 le vendite al dettaglio risultano in aumento dello 0,9% in valore, ma in lieve calo dello 0,2% in volume.
I beni alimentari crescono del 2,1% in valore e restano stabili in volume, mentre i beni non alimentari non subiscono variazioni in valore, ma registrano una riduzione dello 0,3% in volume.

Tra i beni non alimentari, si evidenziano dinamiche differenti tra i vari settori.
In crescita il comparto Abbigliamento e pellicceria (+1,9%) e quello dei Prodotti farmaceutici (+1,8%), mentre le flessioni più marcate riguardano le Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni e telefonia (-3,5%) e le Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-3,3%).

Analizzando le diverse tipologie distributive, la grande distribuzione registra un incremento del 2,1% rispetto a gennaio 2024, mentre le vendite delle piccole superfici restano stabili.
In calo, invece, le vendite al di fuori dei negozi (-1,0%) e il commercio elettronico (-3,3%).

Fonte dei dati

 


FOTO: di Nathan Dumlao su Unsplash

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